Partiti: M5S, su fondazioni politiche Pd conferma oscurantismo
mercoledì 8 giugno 2016
Roma, 8 giu. (AdnKronos) - “Renzi s'era fatto il solito spot dicendo in Aula alla Camera che avremmo scritto assieme le regole sulle fondazioni politiche. E ha mentito, ancora una volta: il Pd boccia le norme sulla trasparenza nelle fondazioni e, di fatto, rinnega le sue stesse posizioni visto che si trattava di proposte in gran parte riprese da quelle presentante dalla vicepresidente del Senato dem Linda Lanzillotta. Il Pd, infatti, ha paura di rendere trasparenti le fondazioni dei suoi principali esponenti, perché significherebbe limitare di tanto i propri affari”. Così i deputati M5S, dopo l’approvazione alla Camera della legge sulla regolamentazione dei partiti.“Una delle maggiori cause di disaffezione e allontanamento dei cittadini dalla politica è - secondo i 5 Stelle - la corruzione, il legame tra i partiti e gli affari privati dei propri componenti e le lobby che utilizzano i partiti per farsi le leggi per raggiungere i propri obiettivi. Le fondazione sono le cassette di sicurezza dei partiti, attraverso cui far transitare flussi di denaro incontrollabile”.“Il M5S proponeva di indicare in chiaro il collegamento fondazione-partito, applicare le regole di trasparenza sul finanziamento ai partiti anche alle relative fondazioni e, infine, impedire a enti, aziende e società partecipate da enti pubblici, concessionari pubblici o titolari di appalti pubblici di finanziare le fondazioni politiche. Norme evidentemente ‘pericolose’ per il Pd e i suoi traffici che, ovviamente, ci hanno bocciato. Ora c’è la prova provata che per il Pd è meglio l’oscurantismo della trasparenza nelle fondazioni politiche. E, guardando alla lunga serie di scandali che li ha coinvolti, capiamo anche il perché”, concludono.
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