Petrolio: Spinaci (Up), non servono incentivi ma no ad atteggiamenti punitivi

mercoledì 22 giugno 2016
Roma, 22 giu. (AdnKronos) - "Non stiamo chiedendo incentivi, ma solo la necessità che vengano evitati atteggiamenti inutilmente punitivi che potrebbero privarci delle risorse auto-prodotte". Ad affermarlo, nel corso della sua relazione annuale, è il presidente di Unione Petrolifera, Claudio Spinaci, esprimendo la "preoccupazione" del settore e il rischio che si consideri il settore 'a perdere', "privandolo delle risorse necessarie per poter continuare il proprio lavoro in sicurezza e con la consueta affidabilità". Infatti, osserva Spinaci, "questo è il vero rischio: rendere insostenibile un settore che è e rimarrà strategico per il Paese".Per il presidente di Up, invece, "occorre avere il coraggio di riconoscere che la raffinazione è un'attività industriale indispensabile per garantire la disponibilità dei prodotti finiti a prezzi competitivi nel mercato interno"; "occorre intervenire per promuovere una rete di distribuzione più efficiente e sicura portando avanti le disposizioni del ddl Concorrenza all’esame del Parlamento, aperta alla commercializzazione ed alla vendita di prodotti non-oil, in cui i rapporti con i gestori diventino più collaborativi e maturi".Ma non solo. Secondo Spinaci, "occorre supportare una logistica in via di trasformazione sia a seguito della crisi della raffinazione, sia per adeguarsi alla movimentazione dei nuovi prodotti come il gnl e il gnc che concorreranno a traguardare gli obiettivi ambientali, superando le inefficienze di molti sistemi portuali e gli ostacoli burocratici nelle autorizzazioni delle diverse amministrazioni interessate".
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