Brexit: Confartigianato Veneto, a rischio 3,5 mld di esportazioni (2)
mercoledì 22 giugno 2016
(AdnKronos) - (Adnkronos) - “La scelta inglese di affrontare il rischio di un referendum è da ammirare sotto l’aspetto democratico - prosegue Curto - ma il rischio economico è indubbio. L’effetto psicologico, i rischi di un periodo difficile per il potere di acquisto degli inglesi e le inevitabili turbolenze sui mercati monetari con una sterlina sotto stress incideranno non poco nei flussi delle merci. Flussi fondamentali per la nostra economia. Sulla base delle valutazioni dell’Ocse (2016), che individuano l’impatto della Brexit sulla domanda di importazioni pari al 9,4% per i beni intermedi e al 9,7% per i beni di consumo, si stima che la vittoria dei “leave” domani determini 727 milioni di euro di minori esportazioni italiane nei settori a maggiore concentrazione di Micro e Piccola Impresa”.“Un rischio che colpirebbe soprattutto il Nord Est - prosegue Curto - L’analisi per territorio mostra che la regione con la maggiore esposizione nei settori di MPI sul mercato del Regno Unito – valutata come incidenza percentuale delle esportazioni manifatturiere dei settori a più alta concentrazione di MPI sul valore aggiunto del territorio – è il Friuli-Venezia Giulia con l’1,22%, media nazionale dello 0,52%, seguito dal Veneto con l’1,12%, dalla Toscana con lo 0,96% e dall’Emilia-Romagna con lo 0,94%. Ma non solo, ben tre delle sette provincie venete rientrano tra le prime dieci per esposizione che sono: Belluno con l’export di MPI sul valore aggiunto regionale pari al 3,93%, seguita da Pordenone con il 2,64%, Gorizia con il 2,58%, Reggio Emilia con il 2,41%, Piacenza con il 2,35%, Prato con il 2,19%, Treviso con il 2,01%, Vercelli con l’1,78%, Vicenza con l’1,71% e Salerno con l’1,70%".
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