Roma, 10 gen. (AdnKronos) - "Altro che establishment che respinge i 5 Stelle: qui l'operazione di palazzo, cioè di establishment era quella che volevano fare i 5 Stelle e ad averli respinti è la politica di chi crede che la condivisione delle idee sull'Europa e sull'euro venga prima della condivisione dei finanziamenti ai gruppi parlamentari europei". Lo afferma il segretario di Scelta civica, Enrico Zanetti."Se Grillo e Casaleggio avessero detto che passavano all'Alde perché cambiava a 180 gradi la loro posizione su Europa ed euro, sarebbe stato sconcertante, ma anche estremamente positivo e avrebbero avuto tutto il diritto di entrare nell'Alde. Farlo invece ribadendo convinzioni politiche euroscettiche, sulla base di uno dei soliti contratti commerciali che stipulano anche con i loro eletti, scambiando finanziamenti e cariche nel gruppo parlamentare con il voto per Verhofstadt alla presidenza del Parlamento europeo, è qualcosa che dimostra una volta di più -conclude Zanetti- la totale assenza di freni inibitori di chi crede molto nel marketing e zero nella politica".
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