Terremoto: lo psichiatra, c'è disperazione ma no ai tranquillanti

mercoledì 18 gennaio 2017
Roma, 19 gen. (AdnKronos Salute) - "La sensazione diffusa è di pericolo imminente e di grande rischio di catastrofe. Di essere sovrastati e annientati da un confronto impari tra le risorse disponibili e le forze naturali che si sommano l'una all'altra. Una spirale che da ansia e angoscia raggiunge situazioni di tipo depressivo, con punte di disperazione. Ma l'importante è stare insieme senza timore di chiedere aiuto e senza assumere tranquillanti". E' il quadro che traccia lo psichiatra e professore dell'Università Gabriele d'Annunzio di Chieti, Massimo Di Giannantonio, commentando all'AdnKronos Salute i possibili risvolti delle scosse di terremoto che questa mattina hanno colpito di nuovo il Centro Italia. Il terremoto, sottolinea lo psichiatra, si aggiunge come "drammatico sigillo a una condizione già complicata dall'emergenza maltempo e dalla mancanza di elementi minimi di sicurezza quotidiana. Mancano l'elettricità, il riscaldamento, le comunicazioni. Questo, soprattutto nelle popolazioni già frustrate dagli eventi sismici dello scorso semestre, crea un crollo di certezze, generando una condizione di precarietà che sfiora il rischio della disperazione".
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