Manicotto robot 'abbraccia' il cuore e lo aiuta a battere
venerdì 20 gennaio 2017
Il primo studio su questo sistema, pubblicato su 'Science Translational Medicine', mostra che la strategia funziona sul cuore dei maiali. Si tratta di un "nuovo approccio" che richiede ulteriori studi, ma potrebbe essere utile, ad esempio, per i pazienti
Roma, 20 gen. (AdnKronos Salute) - Una sorta di morbido abbraccio che avvolge un cuore malato e lo aiuta a battere senza perdere colpi. Un team di scienziati ha sviluppato un 'manicotto' robotico che può aiutare il cuore a pompare sangue. Realizzato in uno speciale materiale che imita il muscolo cardiaco, lo abbraccia esternamente e lo stringe con delicatezza, mimandone l'azione. Il primo studio su questo sistema, pubblicato su 'Science Translational Medicine', mostra che la strategia funziona sul cuore dei maiali. E il lavoro, che rimbalza sulla stampa internazionale, suscita l'interesse dei medici: per la British Heart Foundation si tratta di un "nuovo approccio" che richiede ulteriori studi, ma potrebbe essere utile, ad esempio, per i pazienti in attesa di un cuore nuovo.Nel mirino dei ricercatori c'è l'insufficienza cardiaca: il cuore non riesce a pompare sangue in tutto il corpo correttamente, spesso perché è stato danneggiato da un infarto. Ebbene, gli scienziati di Harvard e del Boston Children's Hospital hanno pensato una sorta di manicotto ispirato alla struttura del muscolo cardiaco. Il dispositivo di silicone avvolge il cuore e si irrigidisce o si rilassa quando viene gonfiato con aria compressa. Applicato a sei cuori di maiale, è stato sincronizzato con i movimenti di ciascun organo e si è adattato alla loro forma.Non solo: lo studio mostra che il dispositivo ha contribuito a potenziare la quantità di sangue pompata in tutto il corpo. Quando poi il cuore ha smesso di battere, i morbidi mini-robot hanno contribuito a ripristinare l'afflusso di sangue all'organismo. I ricercatori sono dunque ottimisti, ma riconoscono che il lavoro è in una fase iniziale e che sono necessari studi sugli animali molto più a lungo termine prima di testare il dispositivo sull'uomo. Un progetto che, in caso di successo, potrebbe rivelarsi utile per i pazienti in attesa di trapianto cardiaco.
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