Archeologia: tartaruga di due metri ultimo pasto squalo gigante Mesozoico

domenica 22 gennaio 2017
Padova, 22 gen. (AdnKronos) - Appartiene al raro genere Cretodus e misurava oltre 7,5 metri di lunghezza lo squalo fossile gigante studiato da un team di paleontologi delle Università di Padova e di Ferrara, del CNR di Padova e della Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia, grazie anche alla collaborazione delle Soprintendenze di Verona e di Padova, del Museo di Storia Naturale di Verona e del Museo di Sant'Anna di Alfaedo (VR).Di questo genere di squalo, estinto da 80 milioni di anni, si conoscevano finora solo i denti - già rinvenuti in Europa, negli USA, in Africa e in Asia - oggi, grazie allo studio pubblicato sulla rivista “Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology” si possono approfondire le conoscenze sul suo apparato dentale (oltre 120 denti), la sua struttura attraverso i frammenti di cartilagine calcificata e di gran parte della colonna vertebrale e il suo aspetto esteriore grazie ai piccoli denticoli che ricoprivano la sua pelle. Ma l’eccezionalità della scoperta sta nel fatto che il reperto fossile di squalo gigante conserva, nella zona dove si trovava lo stomaco, i resti del suo ultimo pasto: un enorme bolo dal contorno subcircolare costituito da ossa di una grande tartaruga marina.
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