Mafia: arresto latitante Palermo, colonnello Di Stasio 'stroncata carriera criminale'
martedì 24 gennaio 2017
Palermo, 24 gen. (AdnKronos) - "L’interruzione della latitanza pone fine alla carriera criminale di un appartenente a Cosa nostra, che già aveva gestito per conto del mandamento di Resuttana tutte le attività estorsive. Il tempo, che come solitamente si dice è galantuomo, in questo caso avrebbe potuto consentire a Vitale di scalare i vertici della famiglia mafiosa". A dirlo all'AdnKronos è il colonnello Antonio Di Stasio, comandante provinciale dei carabinieri di Palermo, dopo l'arresto di Giovanni Vitale, il latitante di 47 anni finito in manette oggi nelle campagne tra Montelepre e Giardinello, nel Palermitano. I militari del Nucleo investigativo del Comando provinciale lo hanno catturato in una villetta in contrada Bonagrazia una zona rurale ma non isolata in cui sorgono poco distante altre costruzioni. "La cattura dei latitanti - prosegue il colonnello Di Stasio - è fondamentale nel contrasto a Cosa Nostra" perché i boss, nonostante la latitanza, "continuano a controllare il territorio e gli affari di famiglia". E Vitale non si sottraeva a questa regola. L'uomo, conosciuto come 'il Panda', è ritenuto dagli investigatori vicino al reggente del clan Resuttana.
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