Terremoto: sfollati a Boldrini, noi come deportati (2)
giovedì 2 febbraio 2017
(AdnKronos) - I terremotati si appellano anche a Papa Francesco, e all'Angelus di domenica scorsa. "Ha chiesto anche sua santità - hanno ricordato alla presidente - di superare la burocrazia affinché non crei ulteriori disagi, vi ha chiesto attenzione. Il Papa interviene solo in situazioni drammatiche".Boldrini, dopo aver espresso tutta la sua vicinanza e l'impegno per contrastare la burocrazia, si è soffermata anche su alcuni disagi riportati dai terremotati presenti all'incontro. In particolare, sugli sfollati ospitati sulla costa "voi parlate di deportazione - ha detto loro - ma voi cosa avreste fatto? Dove avreste messo le persone che non hanno più una casa?". Qualcuno prova a fare accenno ai container usati in precedenti emergenze, "ma probabilmente - ha fatto notare la presidente - non erano più adeguati, anche per le temperature: parliamo di luoghi in cui sono molto basse. Se sono state trasferiti sulla costa, è per sottrarre queste persone ad un disagio che ci sarebbe stato". Ma i problemi, per chi vive in quell'area, sono tantissimi. La ragazza con la t-shirt manifesto si sofferma sul problema degli animali. "Sono morti di freddo e per il gelo - ha scandito - nonostante l'allarme meteo scattato svariati giorni prima. La soluzione non è desertificare le zone montane". L'incontro va avanti nell'ufficio della presidenza.
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