Fimmg Inps, dopo riforma visite fiscali stabilizzare medici
giovedì 9 febbraio 2017
Petrone, convenzioni equiparabili ad altre Ssn
Roma, 9 feb. (AdnKronos Salute) - "E' una riforma che chiedevamo da oltre dieci anni e non possiamo che essere soddisfatti". Ma adesso "l'auspicio è che i circa 1.300 medici fiscali italiani siano stabilizzati mediante una convenzione ad ore, a tempo pieno, a tempo indeterminato, equiparabile alle altre stipulate dal Servizio sanitario nazionale". Così il segretario nazionale Fimmg settore Inps, Alfredo Petrone, commenta all’Adnkronos Salute l’ipotesi di un Polo unico per la medicina fiscale in capo all’Inps che potrebbe essere previsto nel Testo unico del pubblico impiego, presto all'esame del Cdm. Con il passaggio all'Istituto nazionale di previdenza sociale dell'intera competenza sui controlli delle assenze dei lavoratori, anche pubblici, "i medici fiscali dovranno visitare i dipendenti di entrambi i comparti" e per questo "si dovranno definire nuovi status lavorativi". "Dal 2013 - spiega Petrone - l’attività dei medici fiscali ha subito una drastica riduzione fino al 90% e di conseguenza si sono ridotti i rimborsi. Ma con le nuove norme si presume un aumento notevole della mole di lavoro. Dunque i medici fiscali dovranno essere stabilizzati". "Siamo in attesa di vedere i criteri attuativi della riforma", osserva ancora il segretario nazionale, ma "l'auspicio è quello di stipulare una convenzione ad ore, a tempo pieno, a tempo indeterminato tramite decreto interministeriale, sentite anche le organizzazioni sindacali e la Fnomceo, equiparabile alle altre stipulate dal servizio sanitario nazionale. Questo permetterebbe di dare la giusta stabilizzazione a 1.300 medici che da 30 anni fanno questo lavoro e di permettere che la riforma funzioni in modo effettivo".
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