Pensioni: Cia, assegni agricoltori sotto soglia Ue, urgente revisione sistema

venerdì 7 luglio 2017
Roma, 7 lug. (AdnKronos) - Servono pensioni più dignitose per gli agricoltori italiani, ad oggi molto più basse di quanto previsto dall’Europa con una media di 400 euro al mese. Una situazione che spinge molti produttori anziani a continuare l’attività, frenando di fatto il ricambio generazionale nei campi. La denuncia arriva dalla Cia-Agricoltori Italiani che, assieme al suo Patronato Inac, ha promosso un convegno nazionale sul tema a Torino, nella Sala Viglione del Consiglio Regionale del Piemonte. Con richieste ben precise, come l’adozione da parte del Governo della proposta di legge Damiano-Gnecchi sulle pensioni base.In Italia Imprenditori agricoli professionali (Iap) e Coltivatori diretti sono circa 458 mila, dei quali l’89% non maturerà una pensione superiore a 600 euro al mese. La media però è notevolmente più bassa (400 euro mensili), con punte minime di assegni da 276 euro. Si tratta di condizioni intollerabili che richiedono una revisione urgente del sistema pensionistico nazionale. D’altra parte, hanno spiegato Cia e Inac durante i lavori, l’incidenza vera della spesa pensionistica sul Pil è pari al 10,7%, al contrario di quanto sostenuto da più parti. Le entrate superano i 183 miliardi di euro, con un saldo positivo di 14 miliardi. Questi dati dimostrano che esistono i margini per aumentare le pensioni e che c’è la copertura finanziaria per l’adeguamento progressivo dei minimi di pensione al 40% del reddito medio nazionale come previsto dalla Carta Sociale Europea (650 euro mensili).
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