Mafia: arresti Palermo, in carcere anche fratello cooperante ucciso in Afghanistan

mercoledì 19 luglio 2017
Palermo, 19 lug. (AdnKronos) - C'è anche Giuseppe Lo Porto, il fratello del cooperante Giovanni Lo Porto, ucciso due anni fa al confine tra il Pakistan e l'Afghanistan, tra i 34 arrestati all'alba di oggi a Palermo nell'ambito dell'inchiesta che ha decimato il clan mafioso di Brancaccio. Secondo la Dda di Palermo, coordinata dal Procuratore Francesco Lo Voi, Giuseppe Lo Porto, fratello maggiore del cooperante ucciso da un raid amico, sarebbe stato vicino al capomafia di Brancaccio Pietro Tagliavia e si sarebbe occupato di estorsioni. Giuseppe Lo Porto, dopo l'uccisione del fratello, aveva più volte protestato per avere la salma del cooperante in città. Più volte aveva convocato conferenze stampa per chiedere la verità sulla morte del fratello. Nel frattempo, come sostengono gli inquirenti, avrebbe organizzato la raccolta di denaro per le famiglie dei detenuti, con i soldi provenienti dalle estorsioni.
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