Fca: Fiom, lavoratori italiani troppo lontani da Detroit (2)
martedì 16 gennaio 2018
(AdnKronos) - Questo, spiega De Palma, "ha determinato un impatto occupazionale: a Cassino si concretizza il rischio che i 500 lavoratori, a cui non è stato rinnovato il contratto, a novembre non rientrino, e senza un aumento dei volumi, sono addirittura a rischio cassa ordinaria, come del resto anche i lavoratori di Modena. Mentre a Melfi la riduzioni dei volumi negli ultimi mesi ha già determinato l’utilizzo di cassa ordinaria. Le parole dell’amministratore delegato confermano che gli stabilimenti italiani non sono al centro dell’attenzione a Detroit". La proprietà di Fca, rileva il sindacalista, "ha raggiunto gli obiettivi finanziari di riduzione del debito industriale e si appresta ad azzerarlo, ma il prezzo non lo possono pagare i lavoratori degli stabilimenti italiani, è invece indispensabile trovare le risorse per gli investimenti che servono a rilanciare le produzioni in Italia a partire dalla realizzazione del piano occupazionale con i nuovi modelli Maserati e Alfa entro il 2018 e l’implementazione della gamma con modelli ibridi ed elettrici", conclude.
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