Incidente treno: Ansf, da 2005 -35% vittime ma non abbassare guardia

giovedì 25 gennaio 2018
Roma, 25 gen. (AdnKronos) - Dal 2005 ad oggi le vittime sulle rete ferroviaria italiana, gestita da Rfi, hanno registrato una contrazione del 35%. Nel 2016 sono state 83: 59 morti e 24 feriti gravi, sostanzialmente in linea con l’anno precedente (83 vittime: 46 morti e 37 feriti gravi) e al di sotto del valore medio nazionale del periodo 2005-2015. E' questa la fotografia sullo stato della sicurezza ferroviaria scattata dall'Ansf, l'Agenzia nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie, nell'ultimo rapporto annuale per il 2016. Un rapporto nel quale l'Anfs invita a non abbassare la guardia nonostante i buoni risultati dovuti al netto calo degli incidenti legati a cause tecniche (errata esecuzione procedure di esercizio/manovra, manutenzione, dissesto idrogeologico): si passa dai 25 del 2015 ai 15 del 2016, con un – 70% rispetto al 2005. Nel corso del 2016 si sono registrati 3 incidenti significativi (0 vittime) connessi all’errata esecuzione di procedure di esercizio, 2 deragliamenti (0 vittime) e 3 incidenti (0 vittime) da imputare all’errata esecuzione delle manovre, una collisione (0 vittime) per dissesto idrogeologico. Intanto, nei giorni scorsi, l'Ansf, che nel 2018 compie 10 anni, ha chiesto agli operatori ferroviari i dati di incidentalità e di produzione relativi all'anno 2017 in vista della predisposizione della relazione preliminare sulla sicurezza. La documentazione dovrà pervenire entro il 20 febbraio prossimo.
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