Macerata: Renzi, spari razzisti ma non è terrorismo, Salvini squallido
venerdì 9 febbraio 2018
Roma, 9 feb. (AdnKronos) - "Non parlo di terrorismo", come "non ho parlato di guerra dopo il Bataclan, non parlo di terrorismo oggi. C'è un fatto di cronaca terribile causato dall'ideologia neonazista. Va perseguito il colpevole e combattuta una battaglia per sconfiggere questa cultura di morte". Lo dice il segretario Pd, Matteo Renzi, intervistato da Repubblica, sul raid fascista a Macerata sabato scorso. Il Pd, assicura il segretario dem, non sottovaluta affatto quanto avvenuto, ma "siamo responsabili. E non ha senso alzare le tensioni per lucrare mezzo punto di consenso nei sondaggi". Renzi punta dunque il dito contro gli attacchi del leader della Lega: "l'atteggiamento di Salvini è inqualificabile. Se proprio si deve qualificarlo, la parola giusta è squallido. Tuttavia non lo inseguo nella sua lucida follia. Non lo considero il mandante morale e non lo etichetto come corresponsabile". "Con quale credibilità afferma di essere in grado di controllare il territorio uno che non riesce a controllare i propri candidati?", aggiunge tornando su Salvini e definendo il lavoro portato avanti dal ministro dell'Interno Minniti "ottimo". Quanto al sindaco di Macerata, Romano Carancini, che ha chiesto di sospendere ogni manifestazione in città, dunque quelle neofasciste ma anche quella dell'Anpi, "quando accadono fatti così gravi -ragiona- il compito di un sindaco è quello di abbassare i toni, nessuno rinuncia alla piazza antifascista, ma se viene fatta a Roma anziché a Macerata, con il consenso dell'Anpi, non ci vedo nulla di male".
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