Olmi: Daverio, piantato nella sua identità che raccontava con poeticità
lunedì 7 maggio 2018
Milano, 7 mag. (AdnKronos) - Con Ermanno Olmi "eravamo amici e lo trovavo un personaggio fantastico. Soprattutto, quello che di lui dava grande trasporto era la sua densità di sensibilità umana. Era un po' come L'albero degli zoccoli, piantato nella sua identità, fino in fondo, e la raccontava con una poeticità infinita". Così Philippe Daverio ricorda con l'Adnkronos il regista scomparso."Ermanno - aggiunge il critico d'arte - ha avuto la fortuna di poter compiere un arco di lavoro e di professione dai primi film che fece, quando eravamo praticamente ancora bambini, fino agli ultimi capolavori, sempre con delicatezza e sensibilità. Una sorta di culto dell'understatement poetico dei lombardi".
Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.