(AdnKronos) - Forte oppositore di un aumento della produzione è l’Iran. "Teheran non può aumentare la produzione per colpa delle sanzioni economiche da parte degli Stati Uniti. L’alleato politico dell’Iran ovvero la Russia non sembra intenzionato ad aiutarla in campo economico" prosegue Diodovich, ricordando anche che "altro paese che farà opposizione alle scelte dei russo-sauditi sarà il Venezuela. Il paese sudamericano è in una crisi profonda pervaso da una inflazione alle stelle e da continue rivolte popolari". Per altro, "ad appoggiare Iran e Venezuela potrebbero arrivare anche i voti di Iraq, Angola e Libia". Insomma, "non sarà facile mettersi d’accordo. Anche un eventuale scelta di aumentare di 1 mln di barili al giorno potrebbe avere un effetto reale sui mercati distorto con alcuni paesi in grado di alzare la propria produzione e altri non in grado di farlo. Sarebbero comunque i membri non-Opec che potrebbero intervenire per limitare tale squilibrio" conclude il market strategist di Ig.
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