Manovra: Artigianfidi Padova, delusione per il capitolo fiscale
giovedì 18 ottobre 2018
Venezia, 18 ott. (AdnKronos) - Si era anche speso in favore perchè ci credeva fermamente. "Mi era sembrata fin dall'inizio una buona idea ed è per questo che, al netto di qualsiasi valutazione politica, l'avevo sostenuta". Fabio Di Stasio, il direttore di Artigianfidi Padova, è "delusissimo" da come, nel documento di bilancio inviato dal governo all'Unione Europea, esce il capitolo dedicato al fisco."Avevo rivendicato la paternità di un provvedimento di natura "tecnica" (la cosiddetta "pace fiscale") che figurava nelle dichiarazioni del vicepremier, Matteo Salvini e, soprattutto, del sottosegretario Massimo Bitonci e che sono fermamente convinto avrebbe potuto rasserenare l'esistenza delle famiglie di migliaia di piccoli imprenditori "inseguiti" dall'Agenzia delle Entrate - Riscossione (l'ex Equitalia) non perchè non avessero dichiarato, ma perchè non erano stati in grado di pagare il dovuto. Invece ...", sottolinea."Invece un'opposizione feroce dentro e fuori il governo ha derubricato l'idea iniziale della "pace fiscale" (consistente nello stralcio del debito a fronte di un versamento variabile tra il 6 ed il 25% del dovuto in base alle condizioni di reddito) e ha introdotto una dichiarazione integrativa che, di fatto, rappresenta un condono, peraltro dai confini incerti e sempre più larghi", stigmatizza
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