Cida: "Su pensioni guerra dirigenti contro scippo governo"

venerdì 14 dicembre 2018
Milano, 14 dic. (AdnKronos) - "Se il governo sbaglia, dobbiamo protestare anche duramente. E oggi è soltanto l'inizio: siamo pronti a portare in tutte le sedi istituzionali e nei tribunali, compresa la Corte costituzionale, le norme" che il governo si appresta a scrivere sul contributo di solidarietà delle cosiddette pensioni d'oro. "La guerra è cominciata oggi e proseguirà in tutte le sedi". Lo ha detto Giorgio Ambrogioni, presidente di Cida, la Confederazione dei dirigenti privati e pubblici, dal palco dell’assemblea tenutasi oggi al Teatro Nuovo di Piazza San Babila, a Milano, organizzata da alcune delle associazioni dei dirigenti pubblici e privati e delle alte professionalità, fra cui Cida, Confedir, Assdiplar, magistrati ed avvocati dello Stato, diplomatici, militari e medici, a cui hanno partecipato circa mille delegati, in rappresentanza di circa 850mila persone. "Di fronte a un emendamento alla Legge di Bilancio che equivale a uno scippo malamente camuffato da contributo di solidarietà non possiamo rimanere inerti", ha continuano Ambrogioni. "Dobbiamo protestare duramente e portare alla Corte costituzionale" una legge "che nasce male, che è frutto di speculazioni ideologiche, di rancori personali, di invidia sociale portata a metodo di governo". Il governo "oggi inizia a scrivere le norme che ci riguardano e il nostro messaggio è 'noi non ci stiamo'". Lo strumento della protesta delle associazioni dei dirigenti pubblici e privati e delle alte professionalità è una mozione, "nella quale chiediamo al governo e alle istituzioni parlamentari di accantonare l'ipotesi di un contributo di solidarietà e di aprire subito un tavolo di discussione non ideologico che sgombri il terreno da iniziative ingiuste contro le nostre categorie". L'obiettivo del tavolo, ha continuato Ambrogioni, è "realizzare la vera solidarietà attraverso l'utilizzo della leva fiscale e attuare celermente una netta separazione fra previdenza e assistenza". Il presidente di Cida ha ribadito il "no a forme di assistenzialismo" e ha sottolineato che lo Stato finora "si è dimostrato incapace di intaccare l'enorme massa di evasione fiscale e contributiva che zavorra i conti pubblici. E oggi non si parla più di contrasto all'evasione fiscale, forse perché è più facile scovare i pensionati, i cui redditi sono negli elenchi dell'anagrafe tributaria e che hanno fatto i loro doveri di contribuenti". A margine dell'assemblea Ambrogioni ha spiegato che "le pensioni non devono essere toccate, soprattutto i contributi regolarmente versati per tutta una vita di lavoro. Quello che chiediamo è che la solidarietà si realizzi attraverso la leva fiscale, la mutualità fiscale. Questo è il passaggio obbligato: serve un contrasto forte all'evasione fiscale e all'elusione fiscale, temi di cui non si parla più". Per aiutare le nuove generazioni, ha continuato Ambrogioni, occorre "destinare riforme importanti a scuola, ricerca, ambiente, infrastrutture materiali e immateriali, perché il futuro del nostro Paese è nei nostri giovani. Sono risorse importantissime e le dobbiamo coltivare e dobbiamo tutelare". Dal palco dell'assemblea Michele Poerio, presidente di Federspev e del Forum Nazionale dei Pensionati, ha detto che il contributo di solidarietà sulle pensioni d'oro "è un vero e proprio esproprio sovietico. E noi ci opponiamo con tutte le forze a questa ennesima rapina". Negli ultimi undici anni, ha spiegato, "siamo stati penalizzati per otto anni con il blocco delle perequazioni, ossia con gli aumenti Istat, e siamo stati penalizzati per ben due volte, per due trienni, con un contributo di solidarietà".Poerio ha evocato diverse forme di "disobbedienza civile" contro le norme che il governo si appresta a scrivere, anche ricorrendo a uno sciopero dei consumi. "Ci trasferiremo nei paesi con sistemi fiscali più favorevoli e soprattutto utilizzeremo l'arma del voto". Il presidente di Federspev e del Forum Nazionale dei Pensionati ha detto che "sarà una lotta dura, perché finalmente i pensionati hanno capito che aggregandoci in questo momento rappresentiamo oltre 850mila reali iscritti, che con l'indotto famigliare e con quello 'amicale' superiamo abbondantemente i due milioni di persone". Nel suo intervento Guido Carella, presidente di Manageritalia, ha sottolineato che "il Movimento 5 Stelle sta proponendo con inaudita violenza una rapina sociale" con il contributo di solidarietà. "E ci spaventa la reiterazione di chi colpisce sempre chi non può se non subire. Non è possibile che i pensionati siano sempre gli unici a rispondere alla richieste di solidarietà".
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