Palermo, 14 gen. (Adnkronos) - "La mancata verbalizzazione di quella attività embrionale avente ad oggetto un dialogo appena avviato con una fonte confidenziale passibile di eventuale infiltrazione, era, in realtà, assolutamente giustificata e consona alla tipologia di operazione svolta, così come da sempre qualificata dai suoi protagonisti, cioè del tipo info-investigativo". Così i giudici della Corte d'appello di Palermo nelle motivazioni della sentenza Mannino. Il riferimento è agli ufficiali del Ros che avevano avviato degli incontri con Vito Ciancimino. "I pm appellanti, nella loro requisitoria del 3.12.2014, per dare corpo alla tesi dello svolgimento, da parte di Morì e De Donno di un' "attività politica occulta" hanno insistito sull'omessa verbalizzazione dell'attività posta in essere dagli alti ufficiali del Ros, fino all'arresto del Ciancimino".
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