(Adnkronos) - "Presidente della Rai dal 1980 al 1986, affrontò la sfida del superamento del monopolio della Tv di Stato, nella convinzione -ha detto ancora il presidente del Senato- che il pluralismo e la concorrenza fossero un mezzo di promozione della crescita culturale e civile della società". "Innumerevoli le sue pubblicazioni letterarie, in cui il suo avvincente stile espressivo non usciva mai dal perimetro della fedele ricostruzione storica e biografica delle vite dei tanti personaggi che ci ha raccontato e dei fatti che ci ha spiegato". "Far conoscere i fatti nella loro realtà, illustrarne ogni dinamica, ogni circostanza, ogni interesse, ogni finalità era per lui -ha concluso Casellati- il modo migliore per toccare e risvegliare le coscienze. Per portare tanto il lettore, quanto il telespettatore, a riflettere, a farsi domande, a non accettare mai passivamente le notizie".
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