Arezzo: morte Martina, Cassazione ‘mancanza pantaloncini difficilmente collegabile a suicidio’

venerdì 12 febbraio 2021
Roma, 12 feb. (Adnkronos) - “La mancanza dei pantaloncini appare difficilmente collegabile a un gesto suicidario”. E’ quanto scrivono i giudici della III sezione penale della Cassazione nelle motivazioni della sentenza con cui lo scorso 21 gennaio hanno annullato l’assoluzione per Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi imputati nel processo sul caso di Martina Rossi, la ventenne ligure morta precipitando dal balcone di una camera di albergo a Palma di Maiorca, in Spagna, il 3 agosto 2011.Per i giudici di piazza Cavour si tratta invece di un “elemento gravemente indiziario, soprattutto se letto in correlazione ai graffi sul collo di Albertoni”. “Ciò che conta è che Martina precipitò senza i pantaloncini del pigiama – si legge nella sentenza - e tale elemento oggettivo indiscutibile non può ‘sparire’ anch’esso dalla valutazione dei giudici di merito, ma deve essere correttamente considerato in collegamento con le altre evidenze probatorie al fine di esaminare in via deduttiva le probabili o possibili ragioni della sua mancanza addosso a Martina al momento della caduta, essendo evidente che i pantaloncini con cui la ragazza giunse nella stanza d’albergo degli imputati furono tolti quando la stessa si trovava all’interno della camera 609”.
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