Csm: Riesame su Contrafatto, con verbale biglietto contro Greco, ‘chissà perché’

mercoledì 16 giugno 2021
Roma, 16 giu. (Adnkronos) - Insieme al verbale di interrogatorio di Piero Amara, non sottoscritto composto da cinque pagine, recapitato al consigliere del Csm Antonino Di Matteo il 18 febbraio scorso c’era “un biglietto anonimo in cui tra l’altro si affermava che il verbale in questione era stato ben tenuto nascosto dal procuratore di Milano Francesco Greco ‘chissa’ perché’ e che in ‘altri verb. c’e’ anche lui’ (parte manoscritta volta verosimilmente a evidenziare che da alcuni verbali di interrogatorio risulta la presenza del dottor Greco). E’ quanto emerge dalle motivazioni con cui il Tribunale del Riesame di Roma a maggio scorso ha respinto il ricorso presentato dall’avvocato Alessia Angelini, difensore dell’ex impiegata del Csm Marcella Contrafatto, indagata per calunnia dai pm capitolini nell'ambito dell'inchiesta sulla diffusione di verbali secretati degli interrogatori resi da Piero Amara ai magistrati milanesi. Il ricorso riguardava il materiale sequestrato nel corso delle perquisizioni disposte dai pm della Procura di Roma. Nel procedimento nei confronti della donna, che ha lavorato nella segreteria di Piercamillo Davigo, figura come parte offesa il procuratore capo di Milano Francesco Greco per via del messaggio contro di lui che accompagnava i verbali.La missiva, scrivono ancora i giudici, “presenta indubbie similitudini con quella trasmessa” a una giornalista “per contenuti, caratteri, utilizzo di caratteri maiuscoli per evidenziare alcune parti degli scritti, tanto da fare ritenere la stessa provenienza”. L’indagata, come emerge dalle motivazioni del Tribunale del Riesame aveva “ben sei verbali di interrogatorio di Amara privi di sottoscrizioni”. In particolare si tratta di verbali “del 6 e 14 dicembre 2019, due verbali delle ore 12 e 14.15, rispettivamente di 3 e di 10 fogli dattiloscritti solo fronte, uno dei quali evidentemente e’ quello inviato a Di Matteo” verbali del “15 e 16 dicembre e dell’11 gennaio 2020, materiale da lei spontaneamente esibito e consegnato a seguito della notifica del decreto di perquisizione e sequestro, unitamente a tre trascrizioni di intercettazioni ambientali e di un notebook”.
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