Roma, 12 ago. (Adnkronos) - “La tomba degli imperi: è questo il soprannome che l’Afghanistan, un territorio disegnato tagliando etnie e culture, ha conquistato dopo aver trascinato in lunghe e debilitanti guerre prima gli inglesi e poi i russi. E adesso gli americani, o meglio l’Occidente, che nella rapida avanzata dei Talebani non può che leggere il proprio fallimento. Non abbiamo saputo lasciare una visione di un Paese libero e democratico, non abbiamo saputo lasciare una prospettiva di sviluppo". Lo afferma il senatore di Coraggio Italia Paolo Romani."In venti anni -aggiunge- non abbiamo saputo coniugare sicurezza e sviluppo e probabilmente non abbiamo capito che il nemico stava cambiando. Oggi i Talebani sono qualcosa di più complesso di un movimento ribelle pashtun. E l’inadeguatezza occidentale trova il suo contraltare nell’ambiguità pakistana e nel presenzialismo sottile della Cina. Se non agiamo tempestivamente saranno gli equilibri mondiali a cambiare, non solo i destini di un Paese martoriato in cui abbiamo investito tanto, anche in vite umane".
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