Ucraina: Pd, 'al via Progetto accoglienza rifugiati'

giovedì 10 marzo 2022
Roma, 10 mar (Adnkronos) - Parte il “Progetto Accoglienza Ucraina” del Partito Democratico, che -grazie al radicamento degli oltre 5000 circoli sul territorio nazionale- prevede il coordinamento unitario della raccolta e della messa in rete delle disponibilità personali di iscritti, elettori e simpatizzanti del Partito Democratico. Lo rende noto il Pd. I circoli del Pd si trasformeranno in luoghi di socializzazione, alfabetizzazione italiana, ricreazione, incontro e sostegno per le donne e i bambini ospitati nel nostro Paese. Una grande operazione di accoglienza in coordinamento con la comunità ucraina già domiciliata o residente per avviare percorsi di accoglienza e integrazione.Anche la comunità del Partito Democratico vuole così contribuire al consolidamento della rete europea dell’accoglienza, che vede innanzitutto il coinvolgimento di tanti soggetti nel SAI, Sistema di Accoglienza e Integrazione, coordinato dalle Prefetture italiane. Un’iniziativa che si aggiunge alla promozione della campagna di donazioni già avviata da UNHCR, Unicef, Croce rossa, Sant’Egidio e Soleterre. Le Nazioni Unite stimano in più di 7 milioni il il numero di rifugiati ucraini che potrebbero arrivare in Europa nelle prossime settimane, spiega ancora il Pd. (Adnkronos) - Queste le azioni avviate: 1. Messa a disposizione di alloggi di proprietà o in locazione, stanze con posti letto in alloggi di proprietà, in forma gratuita per un periodo di almeno 6 mesi che saranno prese in carico dai circoli o dalle federazioni grazie ad operazioni di autofinanziamento o attraverso iniziative di raccolta fondi specifiche. 2. Attività di ricerca di alloggi da locare o in comodato gratuito (anche B&B, agriturismi, ecc) per almeno 6 mesi/1anno, le cui spese di vitto e gestione sono a carico del circolo/federazione che provvederà attraverso modalità da attivare di autofinanziamento, ovvero attraverso iniziative di raccolta fondi specifiche.Le disponibilità raccolte vengono messe a disposizione dei Comuni e, per loro tramite, alle Prefetture, per essere poi inserite nel SAI per essere poi, dopo le valutazioni di merito e funzionali, assegnate ai profughi ucraini, aumentando così la capacità di accoglienza abitativa dentro la rete che sul territorio è già coinvolta su altre emergenze, conclude il Partito democratico.
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