Pnrr: Flepar, 'stupiscono incarichi a pensionati nella Pa'

giovedì 14 aprile 2022
Roma, 14 apr. (Adnkronos) - "Amministrazioni titolari di progetti potranno affidare incarichi di consulenza anche a personale in quiescenza, non è chiaro se a titolo gratuito o no. Non è un paese per giovani il nostro". È quanto dichiara Tiziana Cignarelli, Segretaria generale della Flepar, la Federazione dei professionisti pubblici commentando la decisione del governo di affidare incarichi nella PA in deroga al divieto tuttora in vigore in ottica di spending review che proibisce alle p.a. di attribuire incarichi a soggetti già lavoratori privati o pubblici in pensione."Come si pensa di assicurare il futuro di una PA competitiva e competente se non si superano vecchi schemi e vecchie logiche? Soltanto qualche mese – continua Cignarelli - fa il ministro per la Funzione Pubblica Brunetta dichiarava che la PA avrebbe aperto le porte ai giovani in una prospettiva di rigenerazione della PA. Recovery Fund e assunzioni per garantire il turn over nella PA sarebbero stati la chiave per quello che era stato definito come il nostro ‘rinascimento post pandemico’". “Ci stupisce, dunque, la notizia che le amministrazioni titolari di progetti per il Pnrr potranno affidare incarichi a pensionati. Non è il superamento della gratuità che ci lascia perplessi perché abbiamo sempre sostenuto che il lavoro deve essere remunerato. La gratuità del lavoro di chiunque rappresenta una svalutazione del lavoro di tutti. Il punto è che le consulenze ai pensionati hanno rappresentato spesso una continuazione di incarichi apicali paralleli a quelli formali, in barba anche alle regole di trasparenza, legalità e responsabilità delle decisioni. Non si è mai fatto nemmeno il monitoraggio più volte richiesto di quanti fossero, dove fossero e per quali ruoli sono stati conferiti fino ad ora gli incarichi di consulenza. Se aggiungiamo che le assunzioni di competenze tecniche hanno nei fatti dato conferma delle perplessità più volte espresse per l’idoneità e la non competitività degli inquadramenti offerti, ci chiediamo quale sia il disegno per la PA del futuro”, conclude Cignarelli.
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