**Fisco: Leo, 'riforma sarà importante, sono ottimista, cambieremo rotta'**
martedì 26 settembre 2023
Milano, 26 set. (Adnkronos) - Riforma fiscale, flat tax, la tassa sugli extra profitti delle banche e la sua rimodulazione. Questi i temi che il viceministro dell'Economia e delle Finanze con delega alle Finanze, Maurizio Leo, affronta in una chiacchierata con l'Adnkronos. Temi, questi, tra i più caldi attualmente in discussione, ma sui quali Leo ripone tutto il suo ottimismo: "Stiamo cercando di cambiare rotta rispetto all'attuale situazione", dice. Del resto, "la prossima riforma fiscale sarà una riforma molto importante".I principi per la revisione del sistema fiscale italiano, fissati nella legge delega entrata in vigore lo scorso 29 agosto, puntano principalmente a riordinare il sistema tributario, contribuendo a sostenere la crescita economica e ad andare nella direzione di semplificare la vita dei cittadini: "Ci muoveremo sul percorso della semplificazione e della certezza del diritto", spiega. In altre parole, "vogliamo cambiare il rapporto tra il Fisco e il contribuente". Tra i punti contenuti nella riforma anche la Flat Tax, cavallo di battaglia di Matteo Salvini, che nella pratica si dovrebbe tradurre in un passaggio da quattro a tre aliquote Irpef: "La Flat Tax è un obiettivo di legislatura -premette Leo-; ci avvicineremo alla Flat Tax. Intanto cominciamo a vedere di passare, risorse permettendo, da un meccanismo a quattro aliquote a un meccanismo a tre aliquote". Che, assicura, sarà incentrato sull'equità: "Certamente si, perché si avrà un duplice effetto: quello di ridurre il carico fiscale e al tempo stesso quello di agevolare le fasce più deboli".Nel frattempo il Parlamento è al lavoro per rimodulare la tassa sugli extra profitti delle banche. Una misura che inizialmente ha suscitato molte polemiche da parte dei banchieri, che hanno trovato il provvedimento ingiusto ed iniquo. Proprio ieri, a Milano, il presidente di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro ha sottolineato che negli anni della pandemia, "le banche hanno fatto tantissimo credito. Poi, dopo la pandemia, c’è stata una attività della Banca centrale europea che ha creato tantissima liquidità e fatto precipitare i tassi di interesse, che sono diventati negativi". Tuttavia "le nostre banche non hanno mai applicato tassi di interesse negativi sui conti correnti, a differenza di quanto avvenuto nel Nord Europa"."Il governo -spiega Leo all'Adnkronos- ha già predisposto un emendamento che, credo, andrà nella direzione da loro auspicata. Ovviamente rendendo coerente l'obiettivo di colpire gli extra profitti con un obiettivo di rafforzamento del patrimonio delle banche". E comunque si sta lavorando proprio per rimodularla la tassa sugli extra profitti, anche se, puntualizza il viceministro, "non si tratta di una marcia indietro". Tutt'altro. "Il rafforzamento patrimoniale delle banche comporterà la possibilità, da parte degli istituti di credito, di fare delle erogazioni alle imprese per la loro attività". E a chi lamenta che il danno reputazionale ormai è stato fatto, replica: "Ma io non penso, perché si è agito con l'ottica di avvicinare i tassi attivi ai tassi passivi, tenuto conto che quel differenziale ha generato dei problemi ai risparmiatori, al tempo stesso salvando il patrimonio delle imprese bancarie. Quindi -conclude- io sono ottimista".
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