SASSARI. Una sala operatoria è stata inaugurata oggi al terzo piano del Santissima Annunziata. Non una sala operatoria qualsiasi, ma un'eccellenza per tutta l'Isola e che potrebbe finalmente evitare a tanti sardi i viaggi della speranza nella Penisola. Una sala operatoria con gli standard necessari per poter riniziare anche a Sassari a eseguire i trapianti. È la sala operatoria di Neurochirurgia, che stamane è stata presentata alla stampa e benedetta dall'arcivescovo di Sassari, monsignor Paolo Atzei, perché, come lui stesso ha spiegato «Ormai la religione non è contro la scienza né la scienza contro la religione».
Il nuovo spazio, dotato delle apparecchiature più sofisticate, attende per la prossima settimana la visita dei tecnici del ministero che dovranno attestare l'idoneità con gli standard qualitativi necessari per i trapianti. Sempre nei prossimi giorni il direttore generale, Marcello Giannico, invierà alla Regione la richiesta per ottenere l'accreditamento di qualità.
Questa mattina erano presenti, oltre a Giannico e a padre Atzei, anche il direttore sanitario Cesare Onnis, il direttore amministrativo Chiara Seazzu, il responsabile del presidio ospedaliero Bruno Contu, il direttore dell'Unità operativa di Neurochirurgia Riccardo Boccaletti, don Peppino Simula, parroco della parrocchia di San Vincenzo e don Orlando Ragaglia, cappellano dell'ospedale, e il sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau. Proprio quest'ultimo, nel manifestare la soddisfazione per questo traguardo raggiunto dalla sanità sassarese, ha però voluto ricordare come le eccellenze siano date sì dagli strumenti di ultima generazione ma anche e soprattutto dal personale.
La nuova sala operatoria rientra nell'ambito del potenziamento tecnologico dell'unità operativa il cui completamento è stato fortemente voluto dal Direttore Generale Marcello Giannico. «La Neurochirurgia del Santissima Annunziata è già un punto di riferimento nazionale per la chirurgia laser dei tumori». Oltre all'utilizzo della Tecnologia Video 3D, che permette di avere una chirurgia video assistita e di captare l'immagine del cervello con profondità di campo notevole, l'unità operativa dell'ospedale civile di Sassari è dotata del Laser CO2 per la chirurgia intracranica dei tumori. «Si tratta di una tecnica innovativa che utilizza la potenza del laser con il vantaggio di preservare le strutture ad alto contenuto d'acqua come i vasi sanguigni» ha spiegato il direttore dell'Unità operativa di Neurochirurgia Riccardo Boccaletti. «Si tratta di un comparto unico plurispecialistico che permetterà alle diverse equipe, mediche e infermieristiche, di gestire il paziente per settori d'intervento» ha concluso il medico.
Se Marcello Giannico nel suo breve discorso ha quindi sottolineato l'importanza che questa sala operatoria rappresenta per tutta la Sardegna e quanti sacrifici è costata da quando lui è direttore generale, dall'altro canto è toccato a Bruno Contu ricordare i 4 anni "di passione" tra intoppi burocratici e rallentamenti vari per riuscire ad ottenere questo fiore all'occhiello della Sanità isolana: «Dietro ciò che vediamo oggi c'è l'impegno e il lavoro di un'intera equipe che in questi anni si è battuta per ottenere questa sala operatoria».
La nuova sala operatoria è dotata anche di un'apposita sezione per la formazione che darà forte impulso alla collaborazione, già in essere, con la Facoltà di Medicina dell'Università di Sassari per la specializzazione dei medici in neurochirurgia. L'obiettivo è quello di sviluppare metodiche di valutazione clinico chirurgica per patologie particolarmente complesse.
Il Reparto dell'Unità operativa di Neurochirurgia, al quinto piano del padiglione centrale dell'ospedale civile, è dotato di 20 posti letto e di un'equipe di oltre 40 persone
Si registrano in media 500 interventi all'anno di cui oltre il 60 per cento di chirurgia cranica, il restante 40% delle prestazioni interessa la chirurgia vertebrale. La chirurgia cranica operata dal Santissima Annunziata è diventata un punto di riferimento per tutto il nord Sardegna. Si registrano accessi provenienti da tutto il territorio della Asl 1, della Asl 2 di Olbia e della zona nord di Oristano.