Ridurre gli incidenti stradali? Si può In campo Università, ACI e Comune

(foto: OlbiaNotizie)
lunedì 20 maggio 2013
Nella sede della facoltà di Economia e Management del turismo si è svolto un workshop sulla sicurezza stradale. Grande interesse da parte degli studenti che sono stati coinvolti in un progetto chiamato R.O.A.D, Reduction in Olbia of Accident Aeath.

OLBIA. Sicurezza stradale, incidenti e prevenzione. Di questo e molto altro, hanno discusso i rappresentanti dell'ACI di Sassari con gli studenti della facoltà di Economia e Mangement del turismo di Olbia. Un workshop che si è tenuto in una delle aule presso la sede dell'aeroporto e che è stato fortemente voluto dal Comune, dall'Università e dall'Automobile Club Italia di Sassari. R.O.A.D, Reduction in Olbia of Accident Death, questo il nome del progetto che si pone l'obiettivo di ridurre la mortalità dovuta agli incidenti. Un'idea nata in seguito all'aumento dei sinistri sulle strade galluresi , tra le più trafficate, soprattutto nel periodo estivo. Quella di Olbia Tempio è la provincia della Sardegna con il più alto numero di collisioni rispetto alla poopolazione: 33 sinistri ogni 10.000 abitanti. La media regionale è di 25 e quella nazionale di 24. Presenti all'incontro Giovanni Monaca, presidente dell'Aci di Sassari, Davide Bacciu in rappresentanza del comune e assessore ai lavori pubblici, Enrico Pagliari, capo ufficio tecnico dell'ACI, il professor. Gianfranco Benelli  dell'Università e Francesco Ciro Scotto della fondazione Filippo Caracciolo.

L'assessore Bacciu ha parlato di due piani di lavoro, uno quello relativo alla formazione, l'altro concernente la ricerca e studio di soluzioni per il futuro. Soluzioni descritte molto bene dall'ingegnere dell'ACI Enrico Pagliari che ha spiegato come per anni si sia pensato a rendere i veicoli più sicuri ma che solo da qualche tempo si è cominciato a discutere della sicurezza delle infrastrutture, nodo strategico per la riduzione degli incidenti. Giovanni Monaca ha poi evidenziato l'importante accordo stipulato con l'Università di Sassari per coinvolgere nel progetto le principali municipalità del nord Sardegna e in particolare Sassari e Alghero.


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