Sassari, sgominata banda dell'hashish Una donna a capo dell'organizzazione

giovedì 23 maggio 2013
Dopo un anno di indagini, stamattina i carabinieri del Comando Provinciale hanno arrestato nove persone. A comandare il traffico di sostanze stupefacenti un'operaia nei lavori socialmente utili del comune di Sassari

SASSARI. Adulti, giovani e una donna al comando: Cinzia Raffaelli, 49 anni, operaia nei lavori socialmente utili del comune di Sassari. Dopo un anno di indagini, stamattina i carabinieri del Comando Provinciale hanno sgominato una banda che gestiva gran parte del traffico di sostanze stupefacenti (hashish e marijuana) in città. Un'organizzazione capillare ed eterogenea che controllava lo spaccio su punti nevralgici: Monte Lepre, Emiciclo Garibaldi, Monte Rosello e centro storico.

In manette sono finite nove persone (sette a Sassari, due a Roma), ad altre due è stato imposto l'obbligo di dimora. Sedici, in tutto, le perquisizioni domiciliari effettuate. L'operazione, denominata "Moncler", per via del noto marchio inciso per contrassegnare diversi panetti di droga, è stata illustrata stamattina nella caserma di via Rockefeller. L'attività investigativa era scattata il 7 giugno 2012 quando nella cassapanca della casa di un'anziana signora (poi arrestata insieme alla nipote convivente) vennero trovati e sequestrati  37 kg di hashish. Da allora gli inquirenti hanno cercato e trovato una serie di prove utili a certificare l'esistenza di un importante sodalizio criminale che vedrebbe nella donna (originaria di Roma ma da tempo residente a Sassari) e in Maurizio Allocca, 31 anni, i principali punti di riferimento.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, la "boss" faceva arrivare dalla Penisola grandi quantità di droga tramite il figlio Alessio Lorusso, 30 anni, e il suo socio in affari Alessandro Vita, 34 anni, entrambi pescivendoli e residenti a Roma. Via mare verso Olbia, la droga viaggiava poi su macchine prese a noleggio per raggiungere Sassari. Qui  veniva presa in consegna dalla stessa Raffaelli e da Allocca, quindi messa in "rete". La quantità di Allocca finiva poi nelle mani di quattro piccoli spacciatori: Salvatore Cossu 19 anni, Christian Fadda 36, Gianluca Allocca 23 ed Emanuele Allocca 39, mentre quella di Raffaelli, avvalendosi di una sorta di consulente contabile (Michela Mura, pensionata di 75 anni) veniva redistribuita fra gli attivissimi Giuseppina Russo, 37 anni, e Federico Agnotelli, 29 anni, che a loro volta si avvalevano di altri piccoli spacciatori al dettaglio. Le misure cautelari sono state decise dal gip del tribunale di Sassari, Antonio Spanu, su richiesta del pubblico ministero Elisa Loris.

L'operazione dei carabinieri, ancora in corso come sottolineato dal comandante della compagnia dei carabinieri di Sassari, capitano Simone Martano, non è stata facile anche perché la banda era solita usare tante precauzioni e si muoveva in modo ordinato in virtù delle strette parentele e dei legami di amicizia tra i diversi protagonisti. Stamattina, inoltre, nel corso delle perquisizioni fatte a Sassari e Roma per gli arresti dei due pescivendoli Vita e Lorusso, i militari hanno sequestrato 150 grammi di hashish e ritrovato armi illegalmente detenute sulle quali verranno attivate verifiche da parte dei carabinieri del Ris per accertare se siano state utilizzate per compiere altri reati. Non sono da escludere, quindi, ulteriori sviluppi sulla vicenda.

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