Olbia,"Action Day furti di metalli" Maxi operazione dei Carabinieri

(foto: RestCarl)
mercoledì 29 maggio 2013
I Carabinieri di Sassari hanno effettuato sequestri in tutto il nord Sardegna. A Olbia scoperti seimila chilogrammi di rame di dubbia provenienza.
OLBIA.  I Carabinieri del Comando Provinciale di Sassari, in collaborazione con il Nucleo Operativo Ecologico, al porto della cittadina hanno scoperto e posto sotto sequestro un camion contenente 4000 chili di rame. I militari, impegnati nel servizio di controllo stradale, hanno fermato il trasportatore abusivo di rifiuti ferrosi speciali e usuali che si stava per imbarcare per il continente. I metalli ritrovati, in prevalenza bobine di cavi elettrici, probabilmente erano destinati a essere riciclati o sversati senza le previste cautele e la salvaguardia dell'ambiente. L'uomo è stato denunciato in stato di libertà per trasporto di rifiuti in assenza dell'iscrizione all'albo nazionale dei gestori ambientali. Sempre nell'ambito dell'operazione "Action Day furti di metalli", iniziativa promossa su scala nazionale, sulla base di un progetto europeo per la prevenzione e il contrasto a tale tipologia di furto, i carabinieri hanno effettuato controlli a tappeto sui trasporti in strada e sui commercianti di metalli.
Grazie all'attività investigativa due cittadini, di origine bosniaca, sono stati denunciati per i 2500 chilogrammi di rame ritrovati nel campo nomadi nella località Colcò di Olbia. Altri due rappresentanti legali di quattro società, operanti nel settore del recupero di rifiuti ferrosi, sono stati poi denunciati per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata. Di fatto gli stabilimenti erano sprovvisti del formulario previsto per il conferimento dei rifiuti. L'attività di questi giorni ha visto numerosi sequestri anche ad Alghero ed è stata attivata in seguito ai diversi furti di materiale ferroso, per la maggior parte di rame che si sono verificati negli ultimi mesi nelle zone industriali, cantieri e depositi della provincia. I militari eseguiranno un'attenta selezione del materiale rinvenuto, per poterne verificare l'eventuale provenienza illecita. 
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