Donna trovata morta nel freezer Caria fa scena muta davanti al Pm

(foto: Archivio Internet)
lunedì 28 aprile 2014
Il 35enne di Berchidda, Giulio Caria accusato dell'omicidio della compagna Silvia Caramazza si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al pm di Bologna. La donna era stata ritrovata morta il 27 giugno scorso in un freezer della sua casa bolognese

OLBIA. Giulio Caria, davanti al pubblico ministero di Bologna resta in silenzio. Il 35enne di Berchidda è per ora l'unico indiziato e accusato per l'omicidio della compagna Silvia Caramazza di 39 anni. La donna, il 27 giugno 2013, era stata trovata morta in un freezer a pozzetto nella sua casa bolognese, in viale Aldini. Le indagini erano partite già il 17 di giugno, quando due amiche ne avevano denunciato la scomparsa. Nel frattempo, Caria era irraggiungibile. Il 35enne, artigiano edile, era scappato. Poco dopo però i carabinieri, sulle sue tracce, hanno scoperto che l'uomo si era imbarcato per la sua terra d'origine: la Sardegna. Le ricerche non sono andate avanti per molto, i militari del reparto territoriale di Olbia, infatti, hanno scovato pochi dopo Caria che si nascondeva in una piccola frazione di Padru in Gallura, a Budò.


 In un primo momento, grazie alla segnalazione di un residente del posto, i carabinieri hanno ritrovato la macchina. Dopo circa tre ore di perlustrazioni gli uomini dell'Arma hanno sorpreso Caria che si nascondeva in mezzo alla macchia mediterranea e non ha opposto alcuna resistenza all'arresto. I militari hanno scoperto in seguito che il 35enne aveva pernottato presso una piccola struttura ricettiva di Padru, sotto falso nome. Il presunto omicida è stato trasportato al carcere di San Sebastiano a Sassari per poi essere trasferito a Pesaro. Era stato lo stesso indagato a chiedere di essere sentito dagli inquirenti, ma una volta davanti ai giudici e dopo aver richiesto di rileggere il capo di imputazione, si è avvalso della facoltà di non rispondere. 


Ovviamente il comportamento dell'uomo fa parte, presumibilmente della strategia dei legali Agostinangelo Marras e Savino Lupo.  Per il 35enne si prospetta il rinvio al giudizio. Caria è accusato di omicidio con le aggravanti di stalking, dell'aver agito con crudeltà e dell'occultamento del cadavere. L'uomo dall'arresto ha sempre proclamato la sua innocenza e non era la prima volta che invocava il diritto a non rispondere, lo aveva già fatto il 17 dicembre scorso quando i pm lo convocarono per interrogarlo. Nel frattempo a Berchidda paese natale di caria rimane lo sconcerto per quanto successo e si preferisce non parlarne.

 


Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.