Olbia è una città dalle mille ricchezze. Oggi è un centro vivace e moderno, ma nel suo sottosuolo è custodito il vero tesoro: la città antica, le necropoli, monili e vasi antichi e chissà quanto altro. Oggi è stata un giornata molto speciale, perché l'amministrazione comunale ha voluto inaugurare il museo della necropoli di San Simplicio che si trova proprio sotto la basilica. L'ingresso rimane un po' infelice all'interno di un freddo parcheggio, ma non appena si entra nell'area museale ci si trova davanti alla storia millenaria di Olbia. L'incredibile scoperta è stata fatta qualche anno fa, quando venne realizzata la nuova piazza di San Simplicio e durante gli scavi venne fuori la necropoli composta da centinaia di tombe, monili, vasi e oggetti di vari tipo, masoprattutto i resti del tempio di Cerere che secondo gli esperti sorgeva proprio nella collina dove oggi si erge maestosa la basilica. Da quando è stata fatta questa scoperta l'amministrazione si è impegnata per reperire i fondi per realizzare questa opera che è costata circa 1,2 milioni di euro e che è stata realizzata dall'impresa Gedi. Presenti all'inaugurazione il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, l'assessore ai lavori pubblici Davide Bacciu, l'exassessore alla cultura Vicenzo Cachia che molto si è speso per la realizzazionedel sito, Rubens D'Oriano responsabile della Soprintendenza per i beni culturali. Il sindaco Giovannelli ha espresso grande soddisfazione per le operee oltre a ringraziare l'amministrazione e la giunta ha voluto rendere omaggio anche all'ex governatore Ugo Cappellaci che era presente due anni faall'inaugurazione della piazza e che aveva auspicato l'apertura e la fruibilità a tutti i cittadini di un patrimonio così prezioso, come quello appena scoperto. Dello stesso tenore le dichiarazioni dell'assessore Davide Bacciu cheha chiesto alla giunta regionale attuale di dedicare la stessa attenzione versoqueste enormi potenzialità di Olbia che andranno sempre di più scoperte esostenute. "Ci siamo impegnati moltissimo per raggiungere questo risultato, perché qui ci sono dei reperti molto interessanti e l'attività più importante è stata quella del reperimento delle risorse, perché crediamo chesia questo un volano fondamentale per il rilancio di questa zona dal punto divista turistico e culturale. Di grande interesse è stato poi l'intervento del responsabile della soprintendenza ai beni culturali di Olbia, Rubens D'Oriano,che ha aperto le porte della sua conoscenza per i immergere i presenti in unastoria che va dai fenici ai romani, per arrivare all'età giudicale. Il sito sarà visitabile, per il momento, finoa domenica 17 dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 21 con visite guidate per gruppidi venti persone.