Pesca un tonno da 80 chili e lo vende Sanzionato pescatore e ristorante di Porto Cervo

venerdì 24 luglio 2015
Il tonno rosso è una specie sottoposta a particolare tutela. Il pescatore che l'ha pescato non poteva venderlo e invece lo ha fatto.

OLBIA. Nella giornata del 23 luglio, si è svolta, nei Compartimenti Marittimi di La Maddalena e Olbia, una delicata operazione volta alla verifica della tracciabilità del prodotto ittico proveniente dalla pesca sportiva che, ai sensi della normativa attualmente in vigore, non può essere destinato alla vendita ma solo al consumo da parte del pescatore. In particolare nella mattinata i militari della Capitaneria di porto di La Maddalena hanno monitorato gli spostamenti di due pescatori che poco prima avevano catturato un esemplare di ottnata chilogrammi di tonno rosso. Questo grande pesce che popola le acque dell'Oceano Atlantico e del Mar Mediterraneo è sottoposto a particolare tutela e la sua pesca è regolata dalla Commissione internazionale per la conservazione dei tonni dell'Atlantico (ICCAT), che collabora con gli Stati membri dell'UE. I due soggetti hanno trasportato e successivamente venduto il pescato ad un noto ristorante di Porto Cervo. Il personale della Capitaneria di Porto di La Maddalena, unitamente ad alcuni colleghi provenienti da Olbia e competenti per territorio ed un medico veterinario del servizio igiene alimenti di origine animale dell'ASL n.2, è subito entrato in azione ed ha posto sotto sequestro l'esemplare di Tonno Rosso perché pronto alla commercializzazione ma proveniente dalla pesca sportiva e non professionale. Il tonno era stato, infatti, già preparato in tranci per essere proposto quale prelibata pietanza agli ospiti del ristorante, per il quale avrebbe avuto un valore di circa 6.000 euro. Vista la dichiarazione del medico veterinario che ne ha accertato l'idoneità al consumo umano, l'intero tonno è stato donato in beneficenza ad una associazione di volontariato che opera in favore dei bisognosi. Durante il controllo sono stati inoltre trovati all'interno dei frigoriferi del locale 55 chilogrammi di pesce privo della prevista documentazione di tracciabilità, per i quali è scattato il provvedimento di divieto di immissione sul mercato. 

Il proprietario del ristorante è stato sanzionato, ai sensi del D.Lgs. 4/2012 e del Reg. CE 178/2002, con una sanzione amministrativa di euro 3.500 mentre per i pescatori sportivi, colpevoli di aver venduto al ristorante l'esemplare di Tonno Rosso, è scattata una sanzione amministrativa di euro 2.000. 

L'attività di controllo in parola rientra nel servizio che il Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera rende al cittadino per la tutela della salute pubblica e della fauna marina, vigilando sulla corretta applicazione della normativa in materia di pesca. Nel corso dell'estate tali tipologie di controlli, unitamente ai controlli sui litorali ed in mare, sono espletati con sempre maggiore frequenza per consentire l'ottimale fruizione della stagione estiva a tutti i cittadini. 


Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.