Pili, obbiettivo chiudere aeroporto di Alghero. Tutti complici silenziosi del disastro

L'aeroporto di Alghero (foto: Ufficio stampa Sogeaal)
martedì 14 giugno 2016
Nessuna modifica alle tasse entro il 15 giugno. Turismo verso il fallimento
"Sull'aeroporto di Alghero e sui voli low cost cala la maschera e anche il sipario. L'obiettivo che denuncio da mesi è ormai esplicito: i poteri forti vogliono la chiusura dell'aeroporto di Alghero e la fine delle low cost in Sardegna. Non solo siamo arrivati al 15 giugno senza nessuna modifica delle tasse aeroportuali ma la spregiudicatezza di governo e regione nell'affrontare la questione low cost rende esplicito l'inganno messo in atto a favore di alitalia e company. Le parole pronunciate ieri dal presidente di Enac Riggio al convegno del Pd ad Alghero sono chiare ed esplicite: due aeroporti a distanza di 100 km sono troppi. Il piano è stato, dunque, svelato: chiudere l'aeroporto di Alghero. Tutto questo sta avvenendo a colpi di pacche sulle spalle, prese in giro, balle stratosferiche e affari sottotraccia tutti in casa Pd. Hanno pianificato a tavolino la cacciata di Ryanair, con l'obiettivo di lasciare che Alitalia potessi riprendere il suo monopolio in Sardegna. Tutti responsabili e complici: dall'assessore regionale dei trasporti braccio armato del Pd degli affari e delle lobby al presidente della Regione inutile e silente. Per arrivare ai sindaci e a quella pletora di sudditi che hanno creduto e avvallato le balle di questi signorotti. Ora puntano tutto sulla privatizzazione: sarà la morte definitiva dell'aeroporto".

Lo ha detto stamane il deputato di Unidos Mauro Pili dopo le dichiarazioni rese dal presidente di Enac e dalla mancata modifica delle tasse aeroportuali che si sarebbe dovuto avere entro il 15 giugno.

"Le prese in giro di Pigliaru e Delrio sulla riduzione delle tasse entro il 15 giugno sono confermate sotto ogni punto di vista. La risposta che il governo aveva dato alla mia interrogazione sono drammaticamente confermate: non ci sarà per quest'anno nessuna riduzione delle addizionali comunali sul trasporto aereo. A questo inganno, smentito dai sodali di turno ma confermato dai fatti si aggiunge il piano scellerato della privatizzazione. Con la privatizzazione si ottengono tre maldestri risultati:

1) l'aeroporto finisce nelle mani di F2i società legata alle grandi lobby nazionali che non ha nessun interesse se non quello di comprarlo per non disturbare altri aeroporti;

2) con la privatizzazione sarà vietato il contributo co-marketing possibile solo in regime pubblico come ha dichiarato la commissione europea;

3) senza contributo co - marketing spariranno per sempre i voli low cost e ryanair lascerà per sempre la Sardegna, così come voleva Alitalia insieme ai suoi sponsor nazionali e regionali";

"Si tratta – ha detto Pili - di un piano studiato a tavolino a scapito della Sardegna e dei Sardi. Aver affidato tutto ad una presunta decisione europea è stato un falso storico: la commissione si è già pronunciata sul contributo co-marketing nel settembre 2015, e lo ha approvato senza se e senza ma. Adesso si attende un'ennesima pronuncia dove l'aeroporto di Alghero sarà fatto sostanzialmente salvo, anche se ci sarà qualche sanzione per la mancata corretta applicazione del metodo Meo, attuazione che era stata, invece, rispettata dal 2002 sino al 2012".

"La realtà è solo una – ha concluso Pili: il modello Alghero era stato avallato dalla Commissione Europea e reso valido anche in base alle direttive 2014. Tutto il resto è un piano nefasto che va contrastato sino in fondo con una larga mobilitazione popolare. Questi signorotti hanno deciso la morte dell'aeroporto di Alghero, non bisogna consentirglielo. Per questa ragione occorre mobilitarsi senza perdere altro tempo e reagire con respingere questo piano scellerato contro Alghero, contro il turismo, contro la Sardegna".


Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.