Primo esame autoptico sul cadavere trovato in mare a Cugnana, potrebbe essere il 22enne scomparso

martedì 12 giugno 2018
L'esame del Dna scioglierà ogni dubbio. Nel frattempo il medico legale ha potuto accertare la presenza di una ferita sulla testa del corpo ritrovato in mare sabato scorso nelle acque del Golfo di Cugnana.
OLBIA. Il primo esame autoptico sul cadavere recuperato dalla Guardia Costiera nel Golfo di Cugnana sabato mattina ha evidenziato una ferita alla testa. Bisognerà attendere il risultato finale degli esami dell'istituto di Patologia forense di Sassari, ma dalle prime risultanza il corpo ritrovato potrebbe essere compatibile con quello del 22enne di Bolzano, Fabrizio Rocca scomparso dal borgo di Porto Rotondo il 14 maggio scorso. Sarà il test del Dna a sciogliere ogni dubbio perché l'avanzato stato di decomposizione del corpo non ha consentito il riconoscimento. Il ragazzo era in Sardegna a Porto Rotondo per un lavoro di tipo informatico.

La sera del 14 maggio l'ultima a sentire per telefono il giovane era stata proprio la mamma e poi le telecamere di videosorveglianza del porticciolo del borgo costiero lo hanno ripreso mentre transitava sulle banchine e si dirigeva verso la scogliera nei pressi dello Yacht Club. Da quel momento si è persa ogni traccia. Sono stati ritrovati gli indumenti del ragazzo. Il 22enne potrebbe essere scivolato sugli scogli e successivamente finito in mare. L'esame autoptico aiuterà gli inquirenti a ricomporre il puzzle di una vicenda che ha mosso tutte le forze dell'ordine del territorio. In Sardegna sono arrivati anche i familiari del ragazzo che più volte hanno lanciato appelli per tutti quelli che si fossero imbattuti nel giovane. Anche la trasmissione Chi l'ha Visto si è occupata della vicenda nelle ultime puntate.
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