Salmo sfida lo "Stato" e improvvisa un concerto non autorizzato a Olbia violando le norme anti-Covid

sabato 14 agosto 2021
Ora il cantante rischia una denuncia e una maxi multa.
OLBIA. Lo aveva annunciato all'indomani del riuscitissimo concerto a Cugnana, Waterworld. "Organizzerò un concerto gratuito per tutte le persone che non son potute venire al mio live. Son disposto a farmi arrestare pur di suonare dal vivo ". E ora Salmo potrebbe rischiare una denuncia e una maxi sanzione per aver violato deliberatamente tutte le norme anti covid per l'organizzazione degli spettacoli dal vivo. Il popolo cantante olbiese ha risposto al tam tam organizzato sui social e che in poche ore ha portato sotto la ruota panormica di Olbia migliaia di persone. Inevitabile l'assembramento e il mancato utilizzo delle mascherine.

Ma Salmo rilancia dal palco in avvio del concerto con una lettera indirizzata allo "Stato Italiano" che ha letto dal suo telefonino: "Caro signor Stato, vorrei ricordarle che quasi tutti i settori in Italia sono ripartiti. L'unico settore a esser stato dimenticato da Dio e dallo Stato è quello dello spettacolo. Ci hanno detto di fare i live con poche persone, distanziate e sedute. Noi non ci vogliamo stare seduti. Noi vogliamo alzarci, saltare e far sentire la nostra voce". Signor Stato la musica è importante quanto lo sport". E così è "Stato", secondo Salmo. Un concerto di quasi un'ora con tutti i suoi pezzi più famosi e il suo popolo a cantare, a saltare e a ballare rievocando le immagini dei live pre-covid. Un successo da un punto di vista musicale, per un evento che a Olbia non si vedeva da prima della pandemia.

Un'azione di forza e provocazione del cantante che però dal palco ha anche lanciato un appello alla vaccinazione per ritornare alla normalità, con la speranza di poter rivedere presto anche in Italia i live con centomila persone.

Nel frattempo monta la polemica sui social. "Ma chi doveva controllare che fine ha fatto?", "Ci chiedono il green pass ovunque e adesso vediamo un concerto non autorizzato con migliaia di persone assembrate senza mascherina", "Sono stata ad altri concerti, come a Bechidda e siamo stati sottoposti a controlli severi, con gli organizzatori che da tempo hanno dovuto impiegare risorse e personale per rispettare tutte le norme e ora vedere quello spettacolo disorienta non poco". "A Olbia tutto è concesso". Il tenore dello sconcerto naviga su questa onda che è destinata a crescere dopo che il cantante ha effettivamente spiazzato tutti.



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