Commercialista olbiese nei guai: sequestrati immobili per un valore di due milioni di euro

sabato 4 gennaio 2025
Le indagini delle Fiamme Gialle avrebbero portato a diverse misure personali nei confronti degli indagati e al seuqestro di immobili pe run valore di duemilioni di euro
OLBIA. I finanzieri del Gruppo Olbia, con l'ausilio della dipendente Compagnia di Tempio Pausania, hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di applicazione di misure personali interdittive nei confronti di un imprenditore olbiese e al correlato decreto di sequestro preventivo di immobili, emessi dal GIP su richiesta della Procura della Repubblica di Tempio Pausania, nell'ambito di un'indagine in materia fallimentare (bancarotta fraudolenta per distrazione) tutt'ora in corso di svolgimento, riguardante una società operante nel settore dei ricambi auto. Nello specifico, il professionista è stato colpito dalle misure cautelari personali del "divieto di esercitare uffici direttivi nelle persone giuridiche e nelle imprese" e del "divieto di esercitare la professione di commercialista", mentre il provvedimento di sequestro preventivo impeditivo ha riguardato immobili del valore complessivo di circa 2 milioni di euro, che uno dei soci della società di persone fallita avrebbe ceduto a un prezzo sensibilmente inferiore a quello di mercato a due società amministrate dal medesimo commercialista. 

La vendita dell'immobile secondo al ricostruzione della Guardia di Finanza sarebbe stata simulata in quanto il socio fallito era rimasto nella disponibilità dei beni e non aveva percepito alcuna somma. I provvedimenti sono stati emessi sulla scorta degli elementi probatori sinora raccolti dalle Fiamme Gialle olbiesi, dirette da magistrato facente parte del gruppo specializzato "Economia" della Procura di Tempio Pausania, coordinato dal Procuratore della Repubblica. L'attività di contrasto agli illeciti sopra descritti è finalizzata alla restituzione di quanto dovuto ai creditori delle società, rimasti insoddisfatti e senza garanzie patrimoniali a causa della condotta ritenuta fraudolenta dell'amministratore.
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