"Governare le fragilità", a Porto Rotondo la presentazione del libro di Mattarella e Garofoli

venerdì 25 luglio 2025
Proseguono gli appuntamenti del Porto Rotondo Festival con lapresentazione di un volume di estrema attualità firmato da due scrittori autorevoli come il consigliere di Stato Roberto Garofoli e il professore  di diritti amministrativo Bernardo Giordio Mattarella.
OLBIA. Dopo il successo di Oscar Farinetti, prosegue il Porto Rotondo Festival, la kermesse, sostenuta dal Consorzio di Porto Rotondo, dal Comune di Olbia, dalla Fondazione di Sardegna, e inserita nel circuito di Salude & Trigu, il progetto di marketing territoriale voluto dalla Camera di Commercio di Sassari, che ospita una serata d'eccezione con tre ospiti illustri. Sarà lo Yacht Club ad ospitare il 25 luglio alle ore 20 un incontro a più voci, con due personalità recentemente insignite del prestigioso Premio Biagio Agnes, moderato dall'ex direttore del Sole 24ore Guido Gentili. Una prima assoluta per il Magistrato del Consiglio di Stato, Roberto Garofoli ed il docente universitario Bernardo Giorgio Mattarella autori del saggio "Governare le fragilità" edito da Mondadori.
 
Roberto Garofoli, pugliese classe 1966, è presidente di Sezione del Consiglio di Stato dal 2000, è stato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Draghi e segretario generale a Palazzo Chigi. Ha presieduto varie Commissioni governative in tema di misure di contrasto alla criminalità e alla corruzione. E' stato anche Capo di Gabinetto del Ministero dell'Economia e delle Finanze nei Governi Renzi, Gentiloni e nel primo Governo Conte. Molti lo ricorderanno perché ricoprendo questo ruolo con il Ministro Pier Carlo Padoan, rinunciò ad ogni forma di indennità, quasi un marziano delle Istituzioni e per questo stimato da tutto l'arco costituzionale.
 
Bernardo Giorgio Mattarella, cognome illustre visto che è uno dei figli dell'attuale Capo dello Stato amatissimo dagli italiani, Sergio Mattarella, è professore ordinario di diritto amministrativo presso la Luiss Guido Carli, ove è direttore del corso di laurea in Giurisprudenza. È stato assistente di studio presso la Corte costituzionale, capo dell'Ufficio legislativo del ministro dell'Istruzione e del ministro della Funzione pubblica, presidente e componente di importanti Commissioni ministeriali.
 
Nonostante i suoi importanti punti di forza l'Italia presenta fragilità che, oggi più che mai, rischiano di mettere a repentaglio la sicurezza nazionale, la competitività, i livelli di benessere. Le guerre, gli squilibri geopolitici, la frammentazione dell'economia globale, le grandi transizioni in atto – digitale e ambientale – hanno infatti mutato profondamente lo scenario, amplificando gli effetti di alcune storiche debolezze del Paese. Se alcuni divari rispetto ad altre aree del mondo esigono misure europee, ancor più urgenti dopo l'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, altri vanno governati a livello nazionale con nuove politiche. Alcune sono state messe a punto, in particolare con il Pnrr, altre vanno definite. Tutte richiedono, però, un tempo di attuazione spesso più lungo di quello «della politica e dei governi». 

In questa prospettiva, Roberto Garofoli e Bernardo Giorgio Mattarella mettono in luce quanto sia decisivo poter contare su un sistema di governo rafforzato e su una macchina amministrativa più efficiente, all'altezza delle sfide da condurre e in grado di dare continuità alle riforme necessarie. Una riflessione che gli autori sviluppano per i principali settori da cui dipendono sicurezza e competitività: politica estera, per consolidare la grande vocazione italiana all'export, attrarre investimenti, importare materie prime strategiche; politiche energetiche, per ridurre la dipendenza dall'estero, oltre che i prezzi, tra i più alti in Europa; misure per l'approvvigionamento idrico, indifferibili a fronte di sprechi di acqua non più tollerabili; difesa e sicurezza nazionale, per fronteggiare le crescenti minacce; politiche per il sistema industriale, comprese quelle volte a regolare il rapporto tra Stato e mercato, a coinvolgere i privati nella realizzazione delle infrastrutture critiche, a proteggere gli asset strategici del Paese; politiche economiche, dirette fra l'altro a rafforzare il contrasto all'evasione e a razionalizzare la spesa pubblica, anche nel sistema sanitario, afflitto da perduranti inefficienze oltre che da diseguaglianze profonde; politiche educative, ancor più essenziali in una fase in cui i lavori cambiano repentinamente. Non meno rilevanti alcuni fattori trasversali: produzione e attuazione delle leggi, funzionamento e digitalizzazione dell'amministrazione, giustizia. Per ciascun settore il libro esamina le fragilità italiane, le ragioni per le quali è necessario oggi governarle, le politiche e gli adattamenti istituzionali da valutare.
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