I droni pirotecnici di Golfo Aranci rubano la scena agli eventi dell'estate sarda

martedì 9 settembre 2025
Il meraviglioso spettacolo si è svolto nelle serate di sabato 6 settembre e domenica 7.
OLBIA. Un respiro collettivo, poi lo stupore. Cinquecento luci gialle la prima sera, blu la seconda, si sollevano in volo all'unisono dal parcheggio davanti al municipio, come piccole astronavi in ordinata formazione pronte a disegnare emozioni nel cielo. Non c'è il fragore assordante dei fuochi tradizionali, ma il battito silenzioso delle eliche che accompagna la magia. In pochi istanti la baia della Prima Spiaggia diventa un palcoscenico naturale: la bandiera dei Quattro Mori, la silhouette della Sardegna, una sirena che danza, un mappamondo che gira, persino Elvis e una chitarra sospesi tra le stelle e la luna piena. Venti minuti di show, per molti troppo pochi, per i droni l'autonomia massima di volo prima del rientro in piena sicurezza. 

Quelle figure non sono frutto del caso: vengono create grazie a software 3D sofisticati, sistemi GPS di ultima generazione e tecnologie specifiche che guidano i droni in movimenti millimetrici e perfettamente sincronizzati. Alcuni velivoli sono equipaggiati con veri e propri lancia-fuochi integrati, capaci di sparare effetti pirotecnici calibrati per garantire decibel più bassi rispetto agli spettacoli tradizionali, così da rispettare anche gli amici a quattro zampe. Migliaia di persone, arrivate da ogni angolo della Gallura e non solo, hanno riempito il lungomare per assistere a quello che molti hanno definito "uno spettacolo unico". 

L'entusiasmo ha raggiunto il culmine la domenica sera, quando i droni hanno lanciato fuochi d'artificio a basso impatto acustico, pensati proprio per ridurre il disagio degli animali. E la promessa, in gran parte, sembra esser stata mantenuta: tra i presenti c'erano anche diversi "amici a quattro zampe", tra cui una Border Collie nota per la sua sensibilità ai "botti", che ha reagito con sorpresa iniziale, ma senza paura. Non sono mancati alcuni abbai di cani dai giardini delle case vicine nel corso dello spettacolo: segno di un certo fastidio, ma anche della possibilità che la prossima evoluzione dei cosiddetti pyro-drones possano davvero rappresentare la strada giusta. Andranno chiaramente analizzati anche gli effetti sulla fauna selvatica ancor più sensibile a certi rumori.

Presente anche il tenore di Golfo Aranci, Giuseppe Serra, che ha accompagnato con la sua voce alcune delle figure dello spettacolo. Unica nota stonata l'impianto audio con audio non perfettamente sincronizzato tra i due punti di diffusione, ma certamente ininfluente nel bilancio finale dell'evento e risolvibile per gli anni a venire. 

Un paio di mesi fa perfino il Wall Street Journal si è chiesto se fosse arrivato il momento di sostituire i fuochi d'artificio del 4 luglio a New York – il più grande spettacolo pirotecnico d'America – con queste flotte luminose e tecnologiche.  Migliaia di droni capaci di muoversi all'unisono, disegnare figure con precisione millimetrica e lanciare effetti pirotecnici meno invasivi per l'ambiente e per gli animali. Lo stesso giornale, però, ne ha evidenziato anche i rischi, come la caduta dei droni e i relativi pericoli. A Golfo Aranci, la risposta è arrivata prima con un piano di sicurezza assoluta e lo spettacolo in mare: la baia si è trasformata in un laboratorio a cielo aperto, dimostrando che il futuro dei grandi show può essere spettacolare e sicuro allo stesso tempo. Non sono mancati, come sempre, i detrattori sui social: chi ha storto il naso per i costi, chi ha ricordato i problemi della raccolta rifiuti estiva o del depuratore, chi avrebbe voluto lo spettacolo nel "proprio" periodo di vacanza. Ma al netto delle critiche i commenti positivi sono stati certamente superiori.

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