A Luogosanto panorami mozzafiato immersi nei boschi con "Noi camminiamo in Sardegna"

giovedì 2 ottobre 2025
Una manifestazione partita il primo ottobre e si concluderà il 4 nel cuore spirituale della Gallura.
OLBIA. A Luogosanto si arriva per scelta, per fede, per desiderio di scoprire la Sardegna più intima, quella che si rivela a chi ha la pazienza di percorrerla a passo lento. Il borgo fondato dai francescani e custodito dalla Basilica di Nostra Signora di Locusantu, il 1 ottobre ha svelato la sua anima più intima, religiosa e naturalistica ai camminatori, influencer, giornalisti e pellegrini di "Noi Camminiamo in Sardegna", il progetto ideato dall'assessorato al Turismo della Regione Sardegna per valorizzare i borghi più autentici dell'Isola, tra cammini e destinazioni, attraverso 53 comuni. Luogosanto si è offerto come crocevia di fede e natura, tra i vicoli di pietra e i boschi che incorniciano la Gallura. I camminatori hanno varcato luoghi di culto che ogni anno richiamano migliaia di fedeli, attratti dalla Porta Santa che si apre solo ogni sette anni, simbolo di un legame profondo tra la comunità e la sua devozione. Ma il pellegrinaggio non è solo spirituale. È anche occasione di immersione paesaggistica, vissuta a piedi e in sella alle bici elettriche, per assaporare la bellezza naturale che fa di Luogosanto un autentico scrigno del turismo esperienziale. In queste giornate il borgo mostra la sua doppia anima: quella religiosa, che si raccoglie attorno ai santuari, e quella naturalistica, fatta di sentieri, panorami e ospitalità sincera.

La giornata inaugurale, mercoledì 1 ottobre, è stata un'immersione totale nell'anima di Luogosanto: un viaggio tra devozione, tradizioni e sapori autentici. L'accoglienza in piazza della Basilica ha dato il via al percorso, trasformando l'incontro dei camminatori in un momento di comunità e condivisione. Poi, il lento avanzare tra i vicoli attorno al santuario e i sentieri che si perdono nel verde: da San Quirico al bosco di Monti Castéddu, dal Museo Natività della Beata Vergine Maria fino al parco di La Funtanédda. Una proposta di turismo lento, esperienziale e sostenibile: è questa la strada che Luogosanto percorre da oltre dieci anni, investendo nella valorizzazione delle vie cristiane e identitarie del territorio. Dopo numerose attività di promozione e interventi per rendere più fruibili i siti di interesse, oggi è tempo di tracciare un bilancio.

"Stiamo raccogliendo i frutti del lavoro svolto – sottolinea il sindaco Agostino Pirredda –. Il turismo esperienziale si sta rivelando un vero volano economico, che la nostra amministrazione e la comunità hanno saputo interpretare e valorizzare". E i numeri lo confermano: "Registriamo un aumento costante delle presenze anche nei mesi di spalla alla stagione estiva – prosegue il primo cittadino –. C'è un grande segmento di viaggiatori che amano vivere la natura, percorrere itinerari spirituali, camminare in autunno e in primavera tra i boschi, conoscere la cultura degli stazzi. Luogosanto cresce: aumentano i residenti stabili, i visitatori e le attività ricettive". Sulla stessa linea anche l'assessore comunale al Turismo, Gian Paolo Occhioni: "Luogosanto custodisce un patrimonio unico: 22 chiese campestri, tutte visitabili – spiega Occhioni –. Per noi rappresentano non solo luoghi di culto, ma anche tasselli fondamentali della nostra identità. Erano i punti di riferimento religiosi e comunitari per gli abitanti degli stazzi e ancora oggi sono mete di pellegrinaggi, itinerari spirituali e feste popolari. Come Comune stiamo investendo molto per valorizzarle, con la creazione di una mappa ufficiale di percorsi che partono dalla Basilica e raggiungono le chiese campestri. È un modo per raccontare la nostra storia e offrire ai visitatori un'esperienza autentica e immersiva».
 
CAMMINIAMO IN SARDEGNA A LUOGOSANTO, I PERCORSI: DALL'1 AL 4 OTTOBRE.
È nel territorio di Luogosanto che i camminatori, a piedi o in bici, abbracciano le oasi silenziose di verde e granito, le chiese campestri e i siti naturalistici che testimoniano il medioevo sardo. Il percorso del 2 ottobre, con il cuore del borgo alle spalle, avanza nella "Città Natura" degli stazzi galluresi: Azzògana e Valdicorru. Un paesaggio che alterna rocce scolpite dal vento, pascoli silenziosi, vigne e boschi punteggiati dalle antiche case coloniche di granito, testimonianze di una civiltà rurale che ancora oggi racconta il legame profondo tra uomo e terra e dove l'ospitalità prende la forma più autentica traducendola in un pranzo al sacco nello stazzo di Capizzoni, ancora attivo. Venerdì 3 ottobre, l'itinerario si sposta verso uno dei luoghi più scenografici e densi di storia del territorio: il parco archeologico del Palazzu di Baldu e la chiesa campestre di Santu Stévanu, spiritualità e archeologia che si fondono e raccontano secoli di devozione e di vita comunitaria. Davanti alla Basilica di Nostra Signora di Locusantu si svolgerà l'incontro con i "Caminantes" della "Via dei Santuari" che partendo dal santuario di Santu Pàulu di Monti e dopo le tappe di Calangianus, Nuchis e Luras arriveranno a Luogosanto. Il percorso proseguirà con la visita alla maestosa sughera monumentale di Crisciuléddu e i vigneti della Cantina Siddùra con la degustazione dei vini del territorio. Esperienze ed emozioni che i camminatori racconteranno a Pula, il 4 ottobre, per la celebrazione finale della manifestazione e la camminata aperta lungo il Cammino di Sant'Efisio.
 
LUOGOSANTO, CROCEVIA DEI CAMMINI RELIGIOSI.
Luogosanto, destinazione di pellegrinaggio, ma anche epicentro dei cammini religiosi della Gallura, si compone di vie e percorsi unici, importanti tappe del progetto della Regione che consente di conoscere quella Sardegna più intima e meno esplorata, ma ricca di storia, di sapere, di profumi, di tradizioni e sapori. Sono i percorsi del turismo lento: oltre al Sentiero Italia, la Via dei Santuari che collega San Giovanni di Sinis a Santa Teresa Gallura, passando per Monti, Calangianus, Nuchis, Luras e Luogosanto, il percorso francescano, i tanti itinerari dalla basilica alle Chiese Campestri, la variante nord del Cammino di Santu Jacu che si congiunge al famoso Cammino di Santiago, il pellegrinaggio notturno tra Calangianus e Luogosanto e il Cammino del Carmelo,  il Cammino del Romanico che interessa San Leonardo con la chiesa romanica più piccola della Sardegna e il sentiero Italia CAI.
 
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