"Scienza in piazza" conquista Olbia, boom di visitatori

domenica 23 novembre 2025
Scienza in Piazza 2025: oltre 7.900 visitatori per la tre giorni che ha trasformato l'aeroporto di Olbia in un grande laboratorio condiviso.
OLBIA.  Per tre giorni l'aeroporto Costa Smeralda non è stato un luogo di partenze, ma di scoperte: un terminal trasformato in laboratorio, dove quasi ottomila persone hanno camminato tra esperimenti, robot, realtà virtuale e giovani che brillavano più dei monitor accesi sugli stand. È questo lo spirito che ha attraversato l'edizione 2025 di "Scienza in Piazza", un evento che ha richiamato 7.912 visitatori tra il 19 e il 21 novembre, confermando il crescente interesse della comunità e la forza di un format capace di unire divulgazione, creatività e partecipazione. Per tutta la durata della manifestazione, lo scalo olbiese si è trasformato in un vero e proprio hub della conoscenza, animato da conferenze, exhibit, laboratori e performance artistiche. Lì dove solitamente scorrono trolley e annunci di imbarco, studenti e docenti hanno dato vita a uno spazio vibrante fatto di domande, sperimentazioni e racconti. 

Oltre agli istituti di Olbia, hanno partecipato scuole provenienti da Siniscola, Castelsardo, Sassari, Ozieri, Arzachena e Tempio, affiancate dal Fermi di Nuoro, dal Canopoleno di Sassari, dal Fermi di Ozieri e dagli istituti comprensivi di Monti e San Teodoro. Girando tra gli stand, ci si poteva imbattere in studenti che pilotavano una macchinina progettata da zero, in giovani impegnati a realizzare decorazioni alimentari con stampanti 3D, o in esperienze immersive che permettevano di incontrare Dante o tuffarsi negli abissi marini grazie alla realtà virtuale. Un mosaico di idee e competenze che ha reso la scienza tangibile e vicina alla vita quotidiana. A tracciare il bilancio è l'assessora alla Pubblica Istruzione del Comune di Olbia, Sabrina Serra, che ha sottolineato il valore sociale della manifestazione: «Il grande successo di questi giorni non è soltanto nei numeri, ma nell'entusiasmo negli occhi delle studentesse e degli studenti. Abbiamo mostrato che la scienza non è un tema per pochi, ma un linguaggio comune, uno strumento di libertà, un ponte tra generazioni». Tra gli spazi più visitati, anche quello dell'ITS Tac Academy, di cui Serra è presidente, che ha presentato percorsi formativi legati al turismo e alla cultura sempre più intrecciati con innovazione e tecnologie 4.0.

Serra ha poi rivolto un ampio ringraziamento «alla professoressa Carbone, a Matteo Micozzi e all'associazione Amici della Biblioteca, alla Geasar per l'ospitalità, a ricercatori, divulgatori, scuole, volontari ed enti che hanno creduto nel progetto», dando appuntamento alla prossima edizione: «Guardiamo già al 2026, certi che la scienza continuerà a essere protagonista nelle nostre piazze e nella nostra quotidianità». La professoressa Antonietta Carbone, presidente della sezione olbiese di Mathesis, ha rimarcato la forza partecipativa dell'evento:
«L'entusiasmo di studenti, insegnanti, relatori e visitatori ha confermato la potenza di un evento che trasforma la scienza in esperienza viva e condivisa. "Scienza in Piazza" cresce perché è costruita insieme, giorno dopo giorno».
Carbone dedica un ringraziamento particolare agli studenti e ai docenti, «i veri protagonisti, i cui occhi curiosi ripagano ogni sforzo organizzativo».
Soddisfatto anche Matteo Micozzi, presidente degli Amici della Biblioteca Civica Simpliciana, che ha evidenziato la crescita dell'iniziativa:
«Con la passione e la collaborazione di tutti abbiamo trasformato la città in un laboratorio a cielo aperto. L'anno scorso avevamo staccato 6.500 biglietti; quest'anno abbiamo superato i 7.900. È la prova che la comunità ha voglia di scienza». L'edizione 2025 si chiude dunque con un bilancio più che positivo: un evento che ha saputo mettere in rete scuole, istituzioni, ricerca e cittadini, offrendo un modello efficace di divulgazione scientifica partecipata.
E, soprattutto, ha dimostrato che anche un aeroporto può diventare una piazza della conoscenza, capace di accogliere e far dialogare generazioni e idee.

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