CONSIGLIO COMUNALE SULL'ALLUVIONE OLBIA

Olbia, prime stime dei danni subiti
Solo in città danni per 250 milioni di E

di Antonella Brianda



OLBIA. Durante il consiglio comunale convocato a due settimane dall'alluvione del 18 novembre scorso che ha messo la città in ginocchio, il presidente del consiglio comunale, Vanni Sanni ha diffuso le prime stime, approssimative, riguardo i danni che sono stati registrati a Olbia. Sono sette mila le persone che sono state coinvolte e hanno subito grossi disagi a causa delle piogge torrenziali che il ciclone Cleopatra ha riversato sulla Gallura. 104 sono le attività commerciali tra cui negozi, farmacie, bar e locali che hanno riportato danni o sono state allagate; quindici sono le aziende agricole colpite dall'alluvione nel suo territorio comunale olbiese. Cento sono gli studi di varie categorie professionali in città che sono stati gravemente allagati e sono 96 le imprese cittadine che hanno registrato forti danni.  A questi dati che fanno parte di una stima ancora del tutto sommaria, vanno ad aggiungersi i danni alle strutture a beni mobili registrati, ossia le auto e i danni ai beni mobili non registrati che sono gli arredi e che ammontano a un totale di circa 140 milioni di euro. A questi bisogna aggiungere i danni per 110 milioni di euro alle strutture pubbliche e alle infrastrutture del territorio del comune. 


Facendo una semplice somma delle due cifre si arriva a un totale di 250 milioni di euro di danni registrati e valutati solo nel comune di Olbia. Questo dimostra che i fondi che sono stati messi a disposizione dalla Regione e dal Governo, ad oggi sono del tutto insufficienti. Inoltre, se consideriamo il fatto che questi fondi sono stati destinati a tutti i sessanta comuni della Sardegna colpiti dall'alluvione, sarà difficile riuscire in breve tempo a riportare la città di Olbia alla normalità. E' per questo motivo che l'amministrazione comunale chiede che vengano rimodulati i fondi comunitari del 2007-2013 per destinarli ai beni mobili e immobili registrati e non, del territorio del comune di Olbia. Inoltre, a più riprese, l'amministrazione chiede che il Comune venga liberato dal vincolo del Patto di Stabilità, così come ha affermato il Presidente del Consiglio, Gianni Letta, giunto in visita in città a poche ore dalla tragedia. In città mancano poi tecnici, ingegneri, architetti e figure specifiche che, affiancando le figure professionali presenti all'interno dell'amministrazione comunale, si possano occupare di gestire il coordinamento dell'emergenza e della fase successiva della ricostruzione. 


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