OLBIA. I Riformatori "chiamano alle armi" tutti i sardi per difendere il taglio del costo della benzina, inserito nella finanziaria regionale. Martedì 28 gennaio a Roma, a partire dalla 15, i Riformatori e tutti i partiti, le associazioni e i sindacati che aderiranno, incontreranno i vertici del ministero dell'Economia. L'annuncio è stato dato durante la conferenza stampa che si è svolta questa mattina nella sede regionale del partito in via Firenze.
"Con il comma 1 dell'articolo 1 della Legge Finanziaria 2014 della Regione Sardegna, l'isola – spiega il deputato dei Riformatori sardi e presidente della commissione Sanità della Camera, Pierpaolo Vargiu - ha finalmente ottenuto un obiettivo straordinario: la garanzia che le entrate della regione Sardegna siano costituite dalla compartecipazione nella misura dei 9/10 sulle imposte di fabbricazione sui prodotti petroliferi. Non più soltanto i soldi relativi a ciò che viene consumato in Sardegna, ma anche e soprattutto le tasse relative a ciò che è prodotto in Sardegna, da stabilimenti che lavorano e lasciano scorie nella nostra terra, ma viene tassato altrove. Siamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione, fortemente voluta dai 102mila sardi che hanno sottoscritto la petizione per il taglio dei costi del carburante, che ha sostenuto il Consiglio Regionale nella sua azione legislativa".
Ma la partita non è certo terminata qui, spiega ancora Vargiu. "Si tratta ora di difendere il risultato ottenuto davanti al Governo, per respingere l'assalto alla diligenza di chi tenterà di privare i sardi del diritto riconosciuto a riavere indietro le tasse sulla benzina prodotta in casa propria". È questo il senso della "chiamata alle armi" dei Riformatori. Al di là di qualsiasi colore politico, "chiediamo a tutte le associazioni che si sono battute per la raccolta delle firme, ma anche a tutti i partiti che rappresentano gli interessi dei sardi di iniziare l'attività di vigilanza nei confronti dell'operato del Governo perché siano difesi i diritti dei sardi". Martedì, conclude il vice capogruppo dei Riformatori in Consiglio regionale Franco Meloni, "entreremo dentro il ministero per certificare quanto i sardi, tutti insieme, siano questa volta pronti a combattere sino in fondo per difendere i propri diritti legittimi".