OLBIA. Nel consiglio comunale di ieri i temi centrali della discussione sono stati l'alluvione e le richieste di risarcimenti per i cittadini che ancora oggi subiscono i disagi di quella terribile tragedia. Da Olbia dunque viene lanciato un appello al presidente del consiglio Matteo Renzi e al governatore della regione, Francesco Pigliaru. E' stato dunque deliberato un documento unitario per richiedere un'audizione a Governo e Regione al fine di presentare il conto di ciò che lo Stato ha promesso a Olbia e alla Sardegna. Se questa audizione non verrà concessa, entro quindici giorni, il consiglio comunale andrà a Roma e a Cagliari per far sentire la propria voce durante le sedute del consiglio dei ministri o del consiglio regionale. Un simile annuncio era già stato fatto, all'indomani dell'alluvione, ma era caduto nel vuoto senza mai realizzarsi. Staremo a vedere in questa occasione.
Molto duri gli interventi di Gianluca Corda (Udc) che ha invitato giunta e sindaco a finirla con lettere "inutili" e a preparare un piano B che possa coinvolgere i cittadini e dare finalmente quel segnale di svolta che tutti stanno aspettando". Ma l'affondo più pesante l'ha fatto il capogruppo di Forza Italia Marco Piro che ha accusato l'amministrazione comunale di non aver fatto nulla: "Il vostro, signor sindaco. è un fallimento. Avete dimostrato l'incapacità di affrontare i problemi. Un mese fa l'onorevole Gian Piero Scanu del partito democratico aveva ammesso il fallimento della gestione del post alluvione di tutti gli amministratori e a distanza di un mese da quell'ammissione parliamo ancora di lettere da inviare? Noi nel mese di marzo abbiamo chiesto conto delle donazioni e di tutte le associazioni. Ci avevate promesso di sollecitarle e non lo avete fatto. Abbiamo ancora 850mila euro nelle casse comunali. Cosa aspettiamo a distribuirli? Mancano le risposte dei tecnici e della giunta, come possiamo pensare che ci ascoltino da fuori se nemmeno voi fate quello che dovreste fare". Dello stesso tenore le dichiarazioni di Pietro Carzedda che ha invitato il sindaco a mantenere la promessa fatta qualche mese fa di sforare il patto di stabilità.
Il sindaco Gianni Giovannelli ha risposto agli attacchi, sintetizzando gli interventi fatti per la città e per gli alluvionati, in particolare evidenziando i tredici milioni di euro anticipati. Ma ad accendere la miccia esplosiva sono state le dichiarazioni del consigliere di Forza Italia, Angelo Cocciu che ha comunicato le sue dimissioni irrevocabili da presidente della commissione speciale sull'alluvione. Le motiviazioni si apprenderanno nel corso della giornata, ma alla base ci sarebbe la delusione di Cocciu per le mancate risposte e azioni alle sollecitazioni della commissione su temi fondamentali per i cittadini.