OLBIA. Le scuole italiane cadono a pezzi e per rimetterle in sesto si stimano risorse vicine ai dodici miliardi di euro. Nel frattempo crollano gli intonaci, le finestre, i soffitti a scapito della sicurezza dei ragazzi. L'ultimo episodio, in ordine di tempo, riguarda la scuola elementare "Maria Rocca" di Olbia dove una plafoniera dell'illuminazione è caduta sui banchi, per fortuna al momento vuoti. Poteva andare molto peggio se fossero stati presenti i quindici bambini della classe. Il caso ha voluto che gli alunni stessero uscendo dalla classe a fine lezioni. L'edificio di via Perugia, ex ospizio era stato adibito a scuola dopo che il complesso di Maria Rocca era andato distrutto dall'alluvione del 18 novembre 2013. Il comune di Olbia solo pochi mesi fa aveva speso 600mila euro per l'adeguamento dello stabile a scuola, ma già all'indomani del trasferimento dei ragazzi si erano riscontrati pericoli per gli studenti, come prese scoperte e materiali pericolosi all'esterno delle strutture. La scuola rimarrà chiusa per due giorni, perché dichiarata inagibile dai vigili del fuoco. Nel frattempo si aspetta la realizzazione del nuovo plesso scolastico di via Vicenza, frutto di diverse donazioni di privati in seguito all'alluvione.