OLBIA. Attesa, sospirata, bramata. E adesso gioita. La prima vittoria dell'Olbia nel campionato di Lega Pro arriva al termine di 90' di grande agonismo, sotto un sole caldo che ha cercato invano di piegare le forze di Olbia e Pro Piacenza, battutesi senza risparmiare la minima energia. A risolvere la partita, al minuto 66, una staffilata di Piredda che brucia i guantoni di Fumagalli e si insacca nell'angolino alto alla destra del portiere.
Un successo strameritato per i ragazzi di Mignani, che anche oggi hanno avuto il pallino del gioco, contrappenendo alla fisicità del Pro Piacenza un giro palla a tratti sontuoso e che saputo produrre tante ottime giocate corali e gli spazi per conclusioni dalla distanza sempre pericolose. Come quella di Piredda al 23' che, innescata la quarta, taglia il campo in diagonale e stampa il pallone sul sette a Fumagalli battuto. O come quella di Geroni al 27' (pallonetto dai 30 metri che per poco non beffa l'estremo rossonero) e quella di Cossu al 36', che si accentra e calcia di destro con il portiere attento a distendersi mandando in angolo.
La ripresa si apre con la traversa colpita dal Pro Piacenza con Marchionni (netta deviazione di Dametto), mentre l'Olbia sembra partire in sordina. Sembra, appunto. Perché scrollati di dosso i pimi 10', i bianchi iniziano a pressare gli avversari nella loro metà campo, avvolgendo lo schieramento rossonero con una fitta trama di passaggi che premia spesso le incursioni dei laterali e delle mezzale. Al 60' è Muroni ad andare vicino al vantaggio di testa su assist di Russu, mentre al 62' una magistrale apertura di Pisano premia l'inserimento di Cossu che controlla al volo ma trova il fortuito intervento in corsa di Bini che impedisce al capitano di calciare in porta. I tempi però sono ormai maturi e al 66' Piredda strofina la lampada e chiama in causa il suo genio: botta dai 20 metri che bissa il gioiello della partita con la Lucchese e fa esplodere lo stadio.
Ci sarebbe anche il tempo per arrotondare il risultato con Pisano che all'85' ara letteralmente il campo per 50 metri con la palla tra i piedi prima di servire in area Kouko che calcia alto e con il "debuttante" Ragatzu, che negli scampoli finali di gara dimostra di aver già preso le misure del "Nespoli". Nel finale un po' di nervosismo tra Cossu e Sane fa scorrere via gli ultimi secondi di recupero. Poi il triplice fischio, stavolta liberatorio: ecco la vittoria, si può festeggiare.
TABELLINO (Olbia-Pro Piacenza 1-0 - 4ª giornata)
OLBIA: Montaperto, Pisano, Dametto, Miceli, Cotali (11' Russu), Piredda (74' Auriemma), Geroni, Muroni, Cossu, Capello, Kouko (86' Ragatzu). A disposizione: Van Der Want, Carboni, Pinna, Riehle, Murgia, Scanu, Senesi, Quaranta. Allenatore Michele Mignani.
PRO PIACENZA: Fumagalli, Sane, Bini, Piana, Aspas, Pesenti, Cardin, Girasole (77' Ferrara), Pugliese (86' Marra), Rossini, Marchionni (60' Bazzoffia). A disposizione: Bertozzi, Calandra, Sall, Martinez, Gomis, Cassani, Negro. Allenatore Fulvio Pea.
Arbitro: Zufferli di Udine coadiuvato dagli assistenti Lenarduzzi e Sartori.
Marcatore: 66' Piredda
Ammoniti: 58' Dametto, 65' Piana, 67' Piredda, 90' Cossu», 90' Sane
Note: 810 spettatori. Recupero: 4'st
Un successo strameritato per i ragazzi di Mignani, che anche oggi hanno avuto il pallino del gioco, contrappenendo alla fisicità del Pro Piacenza un giro palla a tratti sontuoso e che saputo produrre tante ottime giocate corali e gli spazi per conclusioni dalla distanza sempre pericolose. Come quella di Piredda al 23' che, innescata la quarta, taglia il campo in diagonale e stampa il pallone sul sette a Fumagalli battuto. O come quella di Geroni al 27' (pallonetto dai 30 metri che per poco non beffa l'estremo rossonero) e quella di Cossu al 36', che si accentra e calcia di destro con il portiere attento a distendersi mandando in angolo.
La ripresa si apre con la traversa colpita dal Pro Piacenza con Marchionni (netta deviazione di Dametto), mentre l'Olbia sembra partire in sordina. Sembra, appunto. Perché scrollati di dosso i pimi 10', i bianchi iniziano a pressare gli avversari nella loro metà campo, avvolgendo lo schieramento rossonero con una fitta trama di passaggi che premia spesso le incursioni dei laterali e delle mezzale. Al 60' è Muroni ad andare vicino al vantaggio di testa su assist di Russu, mentre al 62' una magistrale apertura di Pisano premia l'inserimento di Cossu che controlla al volo ma trova il fortuito intervento in corsa di Bini che impedisce al capitano di calciare in porta. I tempi però sono ormai maturi e al 66' Piredda strofina la lampada e chiama in causa il suo genio: botta dai 20 metri che bissa il gioiello della partita con la Lucchese e fa esplodere lo stadio.
Ci sarebbe anche il tempo per arrotondare il risultato con Pisano che all'85' ara letteralmente il campo per 50 metri con la palla tra i piedi prima di servire in area Kouko che calcia alto e con il "debuttante" Ragatzu, che negli scampoli finali di gara dimostra di aver già preso le misure del "Nespoli". Nel finale un po' di nervosismo tra Cossu e Sane fa scorrere via gli ultimi secondi di recupero. Poi il triplice fischio, stavolta liberatorio: ecco la vittoria, si può festeggiare.
TABELLINO (Olbia-Pro Piacenza 1-0 - 4ª giornata)
OLBIA: Montaperto, Pisano, Dametto, Miceli, Cotali (11' Russu), Piredda (74' Auriemma), Geroni, Muroni, Cossu, Capello, Kouko (86' Ragatzu). A disposizione: Van Der Want, Carboni, Pinna, Riehle, Murgia, Scanu, Senesi, Quaranta. Allenatore Michele Mignani.
PRO PIACENZA: Fumagalli, Sane, Bini, Piana, Aspas, Pesenti, Cardin, Girasole (77' Ferrara), Pugliese (86' Marra), Rossini, Marchionni (60' Bazzoffia). A disposizione: Bertozzi, Calandra, Sall, Martinez, Gomis, Cassani, Negro. Allenatore Fulvio Pea.
Arbitro: Zufferli di Udine coadiuvato dagli assistenti Lenarduzzi e Sartori.
Marcatore: 66' Piredda
Ammoniti: 58' Dametto, 65' Piana, 67' Piredda, 90' Cossu», 90' Sane
Note: 810 spettatori. Recupero: 4'st
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