OLBIA. Ridurre le emissioni dei fumi delle navi in porto a Olbia. Questo l'obiettivo dell'autorità portuale, capitaneria di porto, ma anche per le stesse compagnie di navigazione. L'alleanza in favore di un ambiente più pulito verrà nelle prossime settimane sancita da un accordo volontario che prevede alcune soluzioni tecniche da applicare alle navi che garantiranno una minore produzione di agenti inquinanti nell'aria. Tutti i particolari dell'iniziativa sono stati illustrati stamane nella sala conferenze della capitaneria di porto alla presenza del direttore marittimo Pietro Preziosi e del comandante Raffaele Esposito. Lo stesso Preziosi ha voluto sottolineare come le navi che approdano a Olbia già oggi rispettino le normative in materia di emissioni: "L'esigenza di questo accordo nasce da una richiesta dei cittadini che più volte ci hanno segnalato le nubi nere prodotte dalle navi in porto. Dal mese di agosto ci siamo attivati per effettuare i controlli e tutte le analisi svolte hanno dato esito negativo confermando i valori a norma di legge.
L'accordo che ho proposto, dunque, è un'attività di sensibilizzazione verso l'ambiente al fine di andare oltre quello che stabilisce la normativa. Le compagnie di navigazione Moby, Tirrenia e Grimaldi hanno accettato con entusiasmo la proposta del direttore marittimo che prevede alcune procedure dedicate alla tutela dell'ambiente". Il porto di Olbia cresce di anno in anno. Dal 2015 al 2016 si è fatto un ulteriore passo significativo in avanti con cinquecento ormeggi in più rispetto all'anno scorso per un totale del trenta percento in più che si traduce in 6500 traghetti e tre milioni di passeggeri transitati. Durante l'estate, come spiegato dal comandante Esposito, il porto di Olbia ha visto attraccare anche diciotto navi al giorno e proprio questa concentrazione di navi a pochi passi dal centro di Olbia ha creato in alcune giornate la ristagnazione di questi fumi che hanno preoccupato non poco la popolazione.
Le società stesse hanno proposto alcune soluzioni tecniche per arrivare alla riduzione delle emissioni anticipando anche le manutenzioni previste, in modo da arrivare all'estate con motori più efficienti e dunque più puliti. La capitaneria di porto monitorerà l'estate prossima il rispetto degli accordi e la successive emissioni per verificare l'effettiva diminuzione dei fumi e dello zolfo rilasciato nell'aria. Al momento la normativa prevede un limite dell'1,50 percento consentito, ma entro il 2020 il limite nel mediterraneo dovrà essere abbassato allo 0,5 percento. Un passo in avanti, dunque, verso un futuro più pulito e più consapevole. In tale ottica il direttore marittimo prezioso ha annunciato un convegno per gennaio a Olbia proprio su queste tematiche.
L'accordo che ho proposto, dunque, è un'attività di sensibilizzazione verso l'ambiente al fine di andare oltre quello che stabilisce la normativa. Le compagnie di navigazione Moby, Tirrenia e Grimaldi hanno accettato con entusiasmo la proposta del direttore marittimo che prevede alcune procedure dedicate alla tutela dell'ambiente". Il porto di Olbia cresce di anno in anno. Dal 2015 al 2016 si è fatto un ulteriore passo significativo in avanti con cinquecento ormeggi in più rispetto all'anno scorso per un totale del trenta percento in più che si traduce in 6500 traghetti e tre milioni di passeggeri transitati. Durante l'estate, come spiegato dal comandante Esposito, il porto di Olbia ha visto attraccare anche diciotto navi al giorno e proprio questa concentrazione di navi a pochi passi dal centro di Olbia ha creato in alcune giornate la ristagnazione di questi fumi che hanno preoccupato non poco la popolazione.
Le società stesse hanno proposto alcune soluzioni tecniche per arrivare alla riduzione delle emissioni anticipando anche le manutenzioni previste, in modo da arrivare all'estate con motori più efficienti e dunque più puliti. La capitaneria di porto monitorerà l'estate prossima il rispetto degli accordi e la successive emissioni per verificare l'effettiva diminuzione dei fumi e dello zolfo rilasciato nell'aria. Al momento la normativa prevede un limite dell'1,50 percento consentito, ma entro il 2020 il limite nel mediterraneo dovrà essere abbassato allo 0,5 percento. Un passo in avanti, dunque, verso un futuro più pulito e più consapevole. In tale ottica il direttore marittimo prezioso ha annunciato un convegno per gennaio a Olbia proprio su queste tematiche.
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