OLBIA. Impresa sportiva di sei biker che in sella alle proprie mountain bike hanno portato a termine un pellegrinaggio di 133 chilometri. Dalla spiaggia di San Pietro a Valledoria fino ad arrivare alla statua del Redentore sul monte Ortobene di Nuoro. Tempo di percorrenza otto ore e 46 minuti percorrendo strade secondarie e sterrati dal nord al cuore dell'isola. È stato come sciogliere un voto nei giorni scorsi per un gruppo di cicloamatori sassaresi che, nella giornata della festa più attesa a Nuoro, confidando nell'aiuto della provvidenza hanno deciso di seguire un percorso ben studiato per raggiungere l'obiettivo in una singola giornata.
Partiti di buon mattino, Giovanni Canalis, Roberto Piga, Dino Tortu, Nicola Botti, Ivo Zucconi e Angelo Bonfà hanno prima fatto tappa a Perfugas, nel cuore dell'Anglona, e sostenuto una prima salita impegnativa verso il parco eolico di Sa Turrina Manna.
Un primo check-in a Tula ha permesso di fare il punto per dirigere il manubrio verso il capoluogo del Logudoro, Ozieri, dove i sei avventurieri del pedale hanno accusato il primo problema tecnico che li ha costretti a una fermata d'emergenza per cambiare una camera d'aria.
Macinati in scioltezza i tornanti verso Nughedu per un secondo check-in, il gruppo ha affrontato una seconda salita impegnativa con passaggi fantastici nel bosco nei pressi della Caserma Fiorentini, dove è comparsa una provvidenziale fonte d'acqua potabile, fresca e abbondante.
A metà giornata, il clima torrido ha accompagnato una discesa tecnica verso Benetutti, veloce e divertentissima, con una temperatura ambientale di oltre 40 gradi. Il gruppo ha proseguito la pedalata passando per Prato Sardo e la città di Nuoro fino alla Solitudine. Sugli ultimi tornanti, l'emozionante vista del Redentore ha ridato ossigeno alle gambe ormai stremate. I sei sono arrivati ai piedi della statua proprio al tramonto, stanchi ma felici di aver compiuto un'impresa che ricorderanno a lungo.
Partiti di buon mattino, Giovanni Canalis, Roberto Piga, Dino Tortu, Nicola Botti, Ivo Zucconi e Angelo Bonfà hanno prima fatto tappa a Perfugas, nel cuore dell'Anglona, e sostenuto una prima salita impegnativa verso il parco eolico di Sa Turrina Manna.
Un primo check-in a Tula ha permesso di fare il punto per dirigere il manubrio verso il capoluogo del Logudoro, Ozieri, dove i sei avventurieri del pedale hanno accusato il primo problema tecnico che li ha costretti a una fermata d'emergenza per cambiare una camera d'aria.
Macinati in scioltezza i tornanti verso Nughedu per un secondo check-in, il gruppo ha affrontato una seconda salita impegnativa con passaggi fantastici nel bosco nei pressi della Caserma Fiorentini, dove è comparsa una provvidenziale fonte d'acqua potabile, fresca e abbondante.
A metà giornata, il clima torrido ha accompagnato una discesa tecnica verso Benetutti, veloce e divertentissima, con una temperatura ambientale di oltre 40 gradi. Il gruppo ha proseguito la pedalata passando per Prato Sardo e la città di Nuoro fino alla Solitudine. Sugli ultimi tornanti, l'emozionante vista del Redentore ha ridato ossigeno alle gambe ormai stremate. I sei sono arrivati ai piedi della statua proprio al tramonto, stanchi ma felici di aver compiuto un'impresa che ricorderanno a lungo.
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