Tassa sui rifiuti, il comune di Palau ha calcolato correttamente la Tari

OLBIA. A seguito delle notizie apparse sulla stampa, il Commissario straordinario ha verificato, con gli operatori dell'ufficio tributi, che le criticità rilevate nel calcolo della Tari non riguardassero il Comune di Palau. In esito a tale confronto non è emerso alcun errore nella metodologia di calcolo. In particolare, non è stata applicata alcuna duplicazione della quota variabile della tariffa: gli avvisi di pagamento recapitati ai contribuenti sono quindi corretti. L'ufficio tributi del Comune ha applicato, fin dall'istituzione della Tari nel 2014, il criterio alternativo di determinazione della tariffa (art.1, comma 652, della Legge n. 147/2013).
Prevede che il Comune può: "commisurare la tariffa alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia delle attività svolte nonché al costo del servizio sui rifiuti. Le tariffe per ogni categoria o sottocategoria omogenea sono determinate dal comune moltiplicando il costo del servizio per unità di superficie imponibile accertata, previsto per l'anno successivo, per uno o più coefficienti di produttività quantitativa e qualitativa di rifiuti".

In sintesi:
– la tariffa applicata, nella parte "fissa" e in quella "variabile", è commisurata alla superficie tassabile, in metri quadrati, dell'abitazione e delle pertinenze. Risulta solo leggermente incrementata sulla base del numero degli occupanti dell'abitazione;
– l'adozione di questo criterio di commisurazione della tariffa evita, in via assoluta, il rischio del verificarsi di duplicazioni nell'applicazione della quota variabile;
– nelle bollette non ci sono duplicazioni di tassazione o addebiti ingiustificati, nel rispetto della disciplina dettata dalla Legge n. 147 (art. 1, commi 639 e seguenti) del 27 dicembre 2013.


© Riproduzione non consentita senza l'autorizzazione della redazione

Leggi anche